Esiti Salvaguardia 2023-24. il Nord ride, il Sud piange

Dal 1° gennaio 2023 ulteriori pesanti aumenti per le aziende e le PA del Centro Sud servite in regime di Salvaguardia, in quanto sprovviste di un contratto per la fornitura di energia elettrica.

Va molto meglio al Nord, dove A2A vince con prezzi molto competitivi.

Con i prezzi dell’energia elettrica alle stelle ed una diffusa morosità, ci saranno operatori disposti a fornire l’energia elettrica a chi rimarrà senza un contratto di fornitura per l’intero biennio 2023-24?

I tre fornitori attualmente aggiudicatari (A2A, Hera Comm e Enel Energia) avranno il coraggio di svolgere il ruolo di salvatori per la categoria di consumatori più a rischio del mercato elettrico? A quale prezzo?

Lo scorso venerdì 25 novembre è arrivato il responso. La buona notizia è che tutti i lotti sono stati aggiudicati. Visti i tempi che corrono, questa notizia non era scontata, nonostante la mancanza di una base d’asta, e la conseguente possibilità da parte degli operatori ammessi a partecipare di offrire qualunque prezzo. Proprio l’assenza di un “price cap”, in un contesto ad altissimo rischio come quello attuale, poneva incognite sul livello degli spread offerti dagli operatori, che nella gara per il Servizio di Salvaguardia indetta da Acquirente Unico è chiamato Parametro Omega.

Come prevedibile, gli spread sono letteralmente esplosi, con livelli record nei lotti meridionali.

A2A salva il Nord

Il parametro Omega più basso si registra in Lombardia, con un valore di appena 15,90 €/MWh, in linea con gli spread registrati nelle edizioni precedenti. In Lombardia rimanere senza un contratto di fornitura non è un dramma. Per le aziende che non godono di un eccellente rating creditizio, il passaggio in Salvaguardia potrebbe addirittura determinare un risparmio! E’ evidente la volontà di A2A di crescere ulteriormente in un territorio che conosce molto bene, e dove ha appena sottratto a Enel Energia il Lotto 2 Provincia di Milano e Lodi della Convenzione Consip EE20.

Stesso discorso per l’altro lotto dove A2A era già fornitore nell’edizione 2020-21, ovvero il Lotto 4 Toscana, Marche e Sardegna, posizionato al secondo posto della graduatoria con un parametro Omega di appena 21,95 €/MWh.

Con offerte inferiori a 30 €/MWh, A2A strappa ad Enel i restanti lotti settentrionali: il Lotto 3 Veneto, Friuli ed Emilia Romagna e il Lotto 1 Piemonte, Trentino e Liguria.

In sintesi, possiamo dire che A2A punta con decisione al mercato del Servizio di Salvaguardia, aggiungendo nuovi Lotti, edizione dopo edizione. Possono tirare un sospiro di sollievo le aziende e le PA del Nord Italia. Se dovessero rimanere senza un contratto di fornitura, non sarà un dramma, come purtroppo accadrà per il resto d’Italia.

Hera Comm cresce con la Calabria

Anche quest’anno Hera Comm è presente alla gara indetta da Acquirente Unico. Hera Comm partecipa senza regalare niente a nessuno. Si conferma aggiudicatario del Lotto 6, Campania Abruzzo e Umbria con uno spread vicino a 100 €/MWh. In Calabria Hera Comm subentra a Enel Energia offrendo un prezzo per il parametro Omega di 123 €/MWh. Un valore stratosferico, che supera il precedente record storico di 113 €/MWh, registrato in Calabria nell’edizione 2014-16. Ciononostante, considerato cosa è successo nei lotti aggiudicati ad Enel Energia, i calabresi possono dire che poteva andare peggio.

Enel alza l’asticella

Dopo l’exploit dell’edizione 2021-22, dove aveva sbaragliato la concorrenza di Hera Comm e A2A (Esito Salvaguardia 2021-22. Enel spinge i prezzi ai minimi storici), Enel Energia torna ad avere un approccio passivo da “Market Maker”. Lascia che siano altri operatori a gareggiare, limitandosi a raccogliere quello che resta invenduto, praticando i prezzi di chi non ha voglia di vincere.

Enel Energia vince il lotto Lazio con uno spread di 83,91 €/MWh. Un livello molto elevato, ma il più basso rispetto ai lotti aggiudicati ad Hera Comm. Probabilmente, nel Lazio, la regione dove si concentra la PA centrale, e dove sia Hera Comm che Enel Energia risultano aggiudicatari della Convenzione EE20, la competizione c’è stata.

Difficile parlare di competizione degli altri due lotti andati ad Enel Energia.

Il peggio del peggio lo troviamo in Sicilia, dove si registra il nuovo record mondiale di maggiorazione sulla fornitura di energia elettrica. Nella regione dove è più facile trovare PA in Salvaguardia che in fornitura Consip, dove per la prima volta nella storia si è registrato un lotto deserto alla gara Consip per l’Energia Elettrica, il parametro omega passa da 17,80 a 202,41 €/MWh!

Situazione altrettanto drammatica in Puglia, Basilicata e Molise, dove aziende e PA senza un contratto di fornitura di energia elettrica, a Capodanno avranno poco da festeggiare. Dal 1° gennaio si passerà dal paradiso all’inferno. Fino al 31 dicembre le aziende e le PA in Salvaguardia potevano contare su una bolletta con un piccolo sovrapprezzo rispetto al PUN, pari a 11,80 €/MWh. Dal 1° gennaio 2023 il piccolo sovrapprezzo diventerà una mazzata da 180 €/MWh, capace di azzerare la competitività delle aziende e mandare in rosso i bilanci degli enti pubblici che non avranno avuto la prontezza o la possibilità di adeguare i contratti.

Come impattano gli aumenti del parametro omega sulla bolletta elettrica?

E’ bene considerare che il parametro Omega rappresenta una parte della bolletta elettrica. Come impattano questi aumenti sul totale speso per la fornitura di energia elettrica?

Al parametro Omega vanno aggiunti il valore del PUN atteso per il prossimo biennio e la spesa per gli oneri passanti (dispacciamento, distribuzione e accise). Nei primi mesi del 2023 il mercato esprime un costo dell’energia all’ingrosso intorno a 300 €/MWh. Gli oneri passanti di una fornitura media ammontano a circa 60 €/MWh; valore che considera il mantenimento dell’azzeramento degli oneri di sistema.

Facciamo l’esempio della Sicilia. Con un parametro Omega a 200 €/MWh, una PA Siciliana in Salvaguardia per l’intero biennio 2023-24 avrà un costo per l’energia elettrica stabilmente superiore a 500 €/MWh. La bolletta record ricevuta a settembre 2022 per i consumi maturati nel pazzo mese di agosto 2022 sarà la regola, e dal 1° gennaio le amministrazioni siciliane in salvaguardia osserveranno un aumento del 50% sul totale imponibile. Per le amministrazioni comunali che gestiscono la pubblica illuminazione, con picchi di consumo a gennaio, la bolletta di febbraio farà temere un imminente stato di dissesto.

Un discorso sostanzialmente analogo può essere fatto per le amministrazioni pugliesi. Il livello raggiunto dal parametro Omega è 4 volte superiore al picco raggiunto dall’Omega da quando esistono le gare per il Servizio di Salvaguardia.

In passato, si erano visti prezzi a tre cifre per il parametro Omega solo in Sicilia e Calabria. La Puglia non ha mai visto una maggiorazione così pesante. Il massimo storico era stato di appena 37,18 €/MWh nell’edizione 2014-15. Un Omega di 180 €/MWh è un bruttissimo segnale. Fa pensare che il livello di rischiosità della Puglia sia decisamente aumentato e che rifletta un aggravamento della crisi che stanno vivendo i comparti industriali maggiormente esposti alla crisi energetica.

Situazione opposta nei Lotti aggiudicati ad A2A, che per due anni sarà il salvatore delle PA e delle aziende in crisi. In Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Marche e Sardegna il parametro omega è pari a circa la metà dai picchi degli anni passati.

Nulla sarà come prima

Con lo scoppio della crisi energetica l’energia è diventata una merce rara, assimilabile ad un bene di lusso. Il mondo è cambiato e non possiamo permetterci di gestire le forniture energetiche come poteva essere fatto fino allo scorso anno.

Rimanere senza fondi sufficienti per pagare il fornitore, o dimenticare di gestire tempestivamente una scadenza, diventano errori che possono determinare il passaggio in Salvaguardia, con le conseguenze immaginabili.

13 dicembre Workshop gratuito (edizione speciale)

Stiamo attraversando la peggiore crisi energetica della storia ed è necessario attrezzarsi degli strumenti necessari per poter gestire una risorsa preziosa come l’energia.
Come fare? Ne parleremo il 13 dicembre nel corso del Workshop gratuito dal titolo La gestione delle forniture in tempo di guerra.

Sarà un’edizione speciale. Oltre ai clienti attivi con il servizio BenchMonitor, sono invitati a partecipare tutti gli amministratori e i dipendenti pubblici delle 100 amministrazioni che ci hanno fatto visita, nonché gli enti che hanno fatto richiesta di preventivo negli ultimi 3 mesi.

GUARDA LA REGISTRAZIONE DEL WORKSHOP