Quali sono le novità del nuovo Codice in materia di incentivi per le funzioni tecniche? Quando, come e in che misura gli incentivi possono essere concessi ai dipendenti pubblici coinvolti nel processo di acquisto di energia elettrica e gas in adesione alle Convenzioni Consip?
Con il nuovo Codice degli Appalti, in vigore da luglio 2023, è possibile riconoscere l’incentivo per funzioni tecniche anche al RUP e al Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) che si occupano dell’adesione alle Convenzioni Consip per l’acquisto di energia elettrica e gas.
Si tratta di una grandissima opportunità per motivare il personale chiamato a svolgere un’attività di grande responsabilità ed impegno, che fino ad oggi ha avuto scarso riconoscimento.
Sono anni che lavoriamo a diretto contatto con i referenti operativi degli Enti pubblici che hanno la “sfortuna” di lavorare con le bollette. Nell’ultimo articolo abbiamo sintetizzato la complessità delle attività da svolgere e commentato lo stato di frustrazione di chi viene nominato RUP delle forniture di energia elettrica e gas (Nella PA chi segue le forniture energetiche?).
Negli Enti dotati di personale di buona volontà, la complessità è affrontata con spirito di abnegazione. Se fino ad oggi gli “eroi delle bollette” potevano ambire ad una pacca sulla spalla, con il nuovo codice si può percepire una sostanziosa integrazione retributiva.
Le novità normative
Dalla lettura dell’art. 45 del nuovo Codice, emerge un approccio decisamente diverso rispetto al precedente art. 113 del d.lgs. 50/2016. Nel vecchio Codice l’attenzione principale era rivolta a definire paletti e limiti. Con la formulazione del nuovo art. 45 del d.lgs. 36/2023, l’incentivazione viene vista come una straordinaria opportunità per conferire meritocrazia alle procedure di affidamento, dalla fase di programmazione fino a quella della verifica di conformità.
La principale novità è contenuta in un piccolo, ma decisivo, cambiamento del Comma 2, che prevede l’applicazione dell’incentivo per le funzioni tecniche fino al 2% dell’importo “dei lavori, dei servizi e delle forniture, posto a base delle procedure di affidamento”. Nella precedente formulazione si faceva esplicito riferimento ad una gara. La parola “gara” impediva ai RUP e ai DEC delle procedure di affidamento diretto, e quindi anche degli affidamenti diretti in adesione a Convenzioni Consip, di accedere al meccanismo incentivante. Quanto riportato nella relazione illustrativa al D.lgs. 36/2023 all’art. 45 fuga ogni dubbio:
“Il comma 1 stabilisce che le risorse per remunerare le attività tecniche gravano sugli stanziamenti relativi alle procedure di affidamento, estendendo la previsione alle attività tecniche relative a tutte le procedure e non solo all’appalto. Si superano, in tal modo, le difficoltà discendenti dalla vigente formulazione che, a parità di funzioni tecniche svolte, consentiva l’erogazione dell’incentivo ai dipendenti solo in caso di appalti ed escludeva tutte le altre procedure e gli affidamenti diretti. La disposizione rinvia a un allegato al codice per l’elencazione – tassativa – delle attività tecniche da remunerare”.
Oltre alla novità degli incentivi agli affidamenti diretti, l’intera formulazione dell’art. 45 contiene importanti semplificazioni tese ad ampliare il ricorso allo strumento. Ad esempio, nel comma 2 dell’art. 45 sparisce il riferimento al Fondo. Gli oneri di distribuire non devono più passare dall’apposito fondo ma “sono a carico degli stanziamenti previsti per le singole procedure”. Nel comma 3, che definisce le modalità di ripartizione, non troviamo l’esplicito riferimento alla contrattazione decentrata. Il comma 4 stabilisce che l’incentivo può essere corrisposto anche “da altro dirigente incaricato dalla singola amministrazione”, non necessariamente dal responsabile diretto.
La procedura di attribuzione degli incentivi è più semplice, ma anche più generosa. Il tetto massimo degli incentivi che si possono percepire nel corso dell’anno passa dal 50% al 100% “del trattamento economico complessivo annuo lordo”. In pratica, grazie agli incentivi per le funzioni tecniche, si può arrivare a raddoppiare la retribuzione!
Quali sono i requisiti per riconoscere gli incentivi anche all’acquisto di energia elettrica e gas?
In sintesi, occorrono tre presupposti:
- Indicazione in determina di adesione alla Convenzione
L’inserimento nel quadro economico dell’incentivo è un requisito essenziale, che deve sussistere fin dal principio. Pertanto, la determina di adesione alla Convenzione deve indicare espressamente la quota stanziata.
- Regolamento incentivi
Anche se con il nuovo codice non è più necessario l’istituzione dell’apposito fondo, permane la necessità di definire dei criteri di riparto che “sono stabiliti dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti, secondo i rispettivi ordinamenti”. In sostanza, è necessaria l’adozione di un regolamento che definisca il meccanismo di riparto. In mancanza di un regolamento, è necessario rinunciare agli incentivi? È possibile adottare il regolamento anche ex post, a condizione che le somme siano state previste dal quadro economico, e afferiscano procedure avviate in vigenza del nuovo codice (si veda la delibera della Corte dei Conti – Sezione delle Autonomie n. 16/SEZAUT/2021/QMIG).
- Presenza del DEC
Senza DEC non c’è incentivo. È una regola perentoria sancita dall’art. 113 comma 2 del D.lgs. 50/2016 e confermata dal nuovo Codice.
Per percepire l’incentivo bisogna essere un tecnico?
Sul punto si è espressa la Corte dei Conti della Toscana che chiarisce che “ai fini dell’attribuzione dell’incentivo tecnico non rilevi il profilo professionale “tecnico” (anche se di regola presente) bensì la concreta esplicazione di attività tecniche legate alla procedura contrattuale (anche se esplicata da collaboratori amministrativi).”. In altre parole, ciò che rileva è l’attività effettivamente svolta, non il titolo di studio. Pertanto, anche i dipendenti che solitamente svolgono attività amministrative, quando sono chiamate ad eseguire attività di natura tecnica, maturano il diritto all’incentivo. Tuttavia, il legame tra l’incentivo a la singola procedura di affidamento deve essere stretto. Non sono ad esempio incentivabili le attività di natura finanziaria legate alla programmazione. Ad esempio, la redazione del Programma Triennale dei Lavori Pubblici (Deliberazione Corte dei Conti Toscana n. 196/2023/PAR).
I benefici organizzativi
Gli incentivi per funzioni tecniche da un lato conferiscono ai dipendenti una quota variabile della retribuzione, dall’altro forniscono ai dirigenti uno strumento per dare concreta attuazione al principio della meritocrazia. È il dirigente che accerta e attesta l’effettivo svolgimento delle specifiche attività tecniche da parte del dipendente. In caso di ingiustificati ritardi o aumenti dei costi, il dirigente provvede a decurtare l’importo riconosciuto, in base a quanto previsto dal regolamento.
Siamo convinti che applicando gli incentivi ai processi legati all’approvvigionamento energetico si ottengano importanti benefici su più fronti.
- Miglioramento della collaborazione (si supera la “solitudine di chi lavora con le bollette”)
Ne abbiamo parlato ampiamente nell’ultimo articolo Nella PA chi segue le forniture energetiche? E’ naturale che, di fronte alla prospettiva di un incremento retributivo, l’approccio alle attività possa cambiare. L’ipotesi di trovarsi con un vuoto organizzativo, con il rimpallo di responsabilità tra uffici, è meno probabile. Inoltre, l’obbligo di nomina del DEC comporta il coinvolgimento attivo di almeno due soggetti. Questo può aiutare a superare la condizioni di solitudine in cui versano tanti dipendenti alle prese con le bollette (Bollette: se le conosci, le eviti).
- Affidamenti rispettosi degli obblighi di legge (meno probabili gli affidamenti fuori Consip)
Se percepisco un incentivo economico per la procedura di acquisto di energia elettrica e gas, molto probabilmente farò più attenzione al rispetto dell’obbligo di legge sancito dal comma 7, art. L.135/2012.
La presenza dell’incentivo potrebbe far cessare il fenomeno delle “Amministrazioni dormienti”, che ignorano la necessità di sottoscrivere un contratto per acquistare energia elettrica o gas o delle “Amministrazioni vittime delle offerte a sconto Consip”, che ripongono cieca fiducia nelle promesse di venditori senza scrupoli che narrano di risparmi mirabolanti (sul tema Lo sconto su Consip non esiste: esempi pratici).
- Controlli più attenti
Se ricopro la carica di DEC, e sono pagato per effettuare la verifica di conformità, prima di firmare il certificato di verifica di conformità, farò certamente più attenzione ai controlli.
Come verificare la corretta esecuzione della fornitura di energia elettrica e gas se non dispongo di tempo, strumenti o competenze specifiche? Applicando il meccanismo degli incentivi anche all’acquisto di forniture energetiche sarà possibile destinare la quota del 20% dell’incentivo per investire in formazione e “metodologie e strumentazioni elettroniche per i controlli”.
Il cerchio si chiude. Investendo nell’incentivo alle funzioni tecniche anche per l’acquisto di energia elettrica e gas si creano i presupposti per una gestione manageriale dei processi di affidamento. Si può dare concreta attuazione al principio del risultato, come previso dell’art. 1 del nuovo Codice degli Appalti investendo nelle risorse umane con un approccio meritocratico e fornendo ai soggetti coinvolti la formazione e gli strumenti necessari per lavorare al meglio.
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