Spinte rialziste sui mercati energetici

Mercato elettrico 2016 2018Il nucleare francese e il brent spingono al rialzo il costo di energia elettrica e gas. Meglio il prezzo fisso, ma a quale prezzo?

I mercati energetici stanno vivendo un momento molto delicato, che merita un’attenta riflessione. I prezzi di energia elettrica, gas e petrolio, dopo circa tre anni di tendenza laterale/ribassista su livelli di prezzi relativamente bassi, negli ultimi mesi si sono riportati verso i massimi degli ultimi anni.
Come meglio approfondito di seguito, i segnali che arrivano dai mercati energetici sono preoccupanti, e questa volta l’effetto sulla bolletta elettrica potrebbe essere ancora più pesante rispetto a quanto accaduto lo scorso inverno.

Il mercato elettrico e il “mal di Francia”

Dallo scorso anno, l’andamento dei prezzi della borsa elettrica è stato fortemente condizionato dalle condizioni di funzionamento del parco nucleare francese. Infatti, buona parte del fabbisogno di energia elettrica delle regioni settentrionali italiane è soddisfatta importando energia prodotta dalle centrali nucleari transalpine. In Francia, dallo scorso autunno è iniziata un’attività di manutenzione e messa in sicurezza di circa il 30% delle centrali nucleari, determinando una contrazione/interruzione delle esportazioni in Italia con conseguenti tensioni sui prezzi. Nelle ultime settimane, sono stati annunciati nuovi interventi atti a garantire il funzionamento in sicurezza delle centrali in caso di sisma e, puntualmente, se ne sono sentiti gli effetti sul mercato.
L’attuale quadro ha dunque determinato una salita dei prezzi attesi, che sono rappresentanti graficamente con la linea scura del grafico.

Mercato elettrico 2016 2018

Si può notare che, nei prossimi tre mesi, il mercato si aspetta un prezzo dell’energia elettrica superiore a 60 €/MWh, in netta crescita rispetto ai 54,73 €/MWh di media nei primi 28 giorni di ottobre. Le temperature miti di questo ottobre appena concluso hanno fatto risparmiare ai consumatori di energia almeno 5 €/MWh. Cosa accadrebbe al mercato se arrivasse una ondata di freddo come quella dello scorso gennaio?
Probabilmente sarebbe più pesante anche per il peso di un maggiore costo di gas e combustibili in generale. A proposito, il Brent ha chiuso la settimana sopra 60 €/MWh, dando dimostrazione di grande forza con un possibile effetto trainante sui prezzi di tutti i combustibili.

brent 2011 2017

Consigli per gli acquisti

Il nostro consiglio? Valutare con interesse le proposte a tasso fisso, mettendo però in conto costi superiori a quanto avremmo pagato negli ultimi due anni. Per intenderci, se volessimo espletare una Gara a prezzo fisso, sarebbe necessario alzare le basi d’asta tenendo conto del maggiore costo dell’energia e della tendenza rialzista in atto. Se si ragionasse basandosi sui prezzi dello scorso anno o degli ultimi mesi, la gara andrebbe inesorabilmente deserta.

Un riferimento? Se comprassimo oggi l’energia elettrica all’ingrosso per l’intero 2018, la pagheremmo circa 53 €/MWh. Il mercato è tuttavia molto volatile, e i riferimenti possono cambiare in maniera così rapida da rendere rapidamente obsoleto qualsiasi riferimento statico.

Per le amministrazioni con il contratto in scadenza, in nessuno dei 10 lotti dell’ancora vigente Convenzione Consip EE14 è disponibile la tariffa a prezzo fisso. Sarà dunque necessario tenersi pronti per la nuova Consip EE15, che sarà disponibile nelle prossime settimane, con un occhio attento al costo del Prodotto Fisso.
Come tenersi pronti? La nostra risposta si chiama BenchMonitor, il servizio di gestione dei consumi energetici, che comprende anche l’assistenza all’adesione alle Convenzioni Consip.