Il costo dell’energia elettrica per le pubbliche amministrazioni convenzionate con Consip continuerà a scendere nel corso del 2015, ma il calo sarà più contenuto rispetto alle previsioni di inizio anno.
La correlazione tra Brent, euro/dollaro e Consip Power Index
Storicamente sui mercati finanziari esiste una correlazione forte tra l’andamento del brent e il rapporto Euro-Dollaro. Il petrolio tende a scendere quando il dollaro si rafforza, visto che il greggio diventa più costoso per i titolari di altre valute: riduzioni del prezzo del petrolio sono accompagnate da una diminuzione del valore del cambio euro dollaro.
I due movimenti esercitano un effetto opposto sugli indici energetici ed in particolare sul Consip Power Index: la svalutazione dell’euro contribuisce a limitare le conseguenze della discesa del petrolio sul Consip Power Index, frenando la discesa dei prezzi Consip dell’energia elettrica. In estrema sintesi: se il brent scende del 50% e l’euro si svaluta del 13% l’effetto netto sull’indice Consip Power Index è di una diminuzione, nei 9 mesi successivi, di circa il 37%.
Gli effetti della politica monetaria europea espansiva
Negli ultimi mesi è accaduto qualcosa di straordinario rispetto al passato: si è assistito al più importante intervento di politica monetaria espansiva operato dalla BCE. Con l’operazione di Quantitative Easing, l’autorità monetaria europea sta immettendo sul sistema economico ingenti quantitativi di moneta con conseguente svalutazione dell’euro. Il mercato valutario aveva già anticipato tale evento con un un cambio euro/dollaro passato da 1,37 di luglio 2014 a 1,21 di inizio anno. Nel primi mesi del 2015 il Quantitative Easing è entrato nel vivo e la discesa dell’euro è proseguita.
La svalutazione dell’euro è stata una delle cause che ha contribuito alla discesa delle quotazioni del petrolio. Negli ultimi mesi, però, non è stata capace di esercitare un effetto di debolezza sul petrolio, e questo indirettamente è una conferma della capacità di quest’ultimo di “rimbalzare” dopo la violenta caduta degli ultimi mesi del 2014.
Tali ragionamenti sono ben sintetizzati con il grafico del Brent espresso in euro/barili anziché in dollari/barili.
Nel grafico si evidenzia nell’ultimo mese un andamento divergente tra la linea arancio e quella blu. Il brent espresso in dollari è sceso mentre in euro è salito.
Le nuove previsioni per il 2015
Ad inizio anno, con un cambio a 1,18 e il Brent a 1.50, avevamo pronosticato un valore del Consip Power Index a Settembre 2015 a 34,49 €/Mwh, con una discesa di circa 20 €/Mwh rispetto al valore di 54,13 €/Mwh di dicembre 2014. Nel formulare le previsioni, avevamo ipotizzato una stabilizzazione delle quotazioni di petrolio e cambio con il primo a 60 dollari al barile e il secondo a 1,20 dollari per euro. Se la previsione sul brent è risultata corretta, non può dirsi altrettanto per l’euro, che ha proseguito la sua discesa verso la parità, ovvero 1 dollaro per 1 euro.
Le conseguenze sui prezzi Consip dell’Energia Elettrica
Risulta molto interessante riproporre la stessa tabella dei prezzi pubblicata a gennaio con i valori aggiornati.
Per settembre 2015, quando il Consip Power Index toccherà il suo minimo, avevamo previsto un valore dell’indice a 34,50. Con i valori dell’euro a 1,075 l’indice dovrebbe invece attestarsi a 36.33.
Rispetto a dicembre 2014 il Consip Power Index scenderà “soltanto” di 17,8 €/Mwh, anzicchè 20 €/Mwh.
I prezzi dell’energia elettrica pagati dalla pubbliche amministrazioni continueranno a scendere nel corso del 2015, tuttavia la discesa sarà più contenuta.
Non cambia la sostanza delle cose, ma sicuramente dal punto di vista dei fornitori di energia la situazione è meno “drammatica” rispetto a tre mesi fa.