Enel conquista tutto il centro sud, lasciando solo il Lazio a Gala. Il nord è diviso tra Gala e Iren. Per 7 lotti su 10 il fornitore non cambia. Cresce il rischio Salvaguardia per le PA con morosità pregresse.
Consip ha reso noti i fornitori aggiudicatari della Consip EE14 che dovrebbe essere disponibile sul portale acquistinretepa.it a partire dall’inizio di novembre. Tutto sommato non si sono registrate novità significative rispetto allo scorso anno. Per 7 lotti su 10 il fornitore della Consip EE14 sarà lo stesso della Consip EE13, fatto che non ci sorprende se pensiamo che il fornitore già attivo con la precedente convenzione gode di un certo vantaggio rispetto a nuovi fornitori in termini di conoscenza del mercato, ma soprattutto per la possibilità richiedere il pagamento del pregresso in occasione del rinnovo contrattuale.
I fornitori di energia Consip restano in tre: Enel, Gala e Iren. Per il secondo anno consecutivo si registra l’assenza di Edison, che fino al 2014 aveva detenuto una discreta fetta di mercato.
Enel cresce, e la nostra mappa si colora di arancione dalla Sicilia alla Toscana. Fino al 2015 Enel non aveva mai fornito la PA. O meglio, non aveva mai fornito la PA attraverso Convenzioni di Centrali di committenza. Con il progressivo adeguarsi delle PA agli obblighi di legge, che non lasciano alternative all’utilizzo di centrali di committenza (sul tema Nuovo Codice degli appalti: cosa cambia per i comuni in materia di acquisti di energia?), Enel si è decisa ad entrare nel segmento Consip e lo ha fatto alla grande. Nel 2016 ha conquistato il sud e nel 2017 è risalito fino alla Toscana.
Gala resiste all’avanzata di Enel solo nella sua “roccaforte laziale”, dove è il fornitore Consip fin dal 2013. Perde Toscana, Umbria e Marche ma conquista il nord-est (Piemonte e Val D’Aosta) e il nord-ovest (Veneto e Friuli).
Iren, nonostante la perdita di Piemonte e valle d’Aosta, si conferma il principale fornitore del Nord Italia mantenendo Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige.
Il bilancio finale è sintetizzato nella tabella seguente, che evidenzia la crescita di Enel e la scomparsa di Trenta.
La conferma del precedente fornitore Consip è un fatto positivo per la PA?
Nei 7 lotti su 10, dove il fornitore EE13 si è confermato aggiudicatario anche per il 2016, dovrebbe essere più semplice effettuare il rinnovo contrattuale. Non essendo necessario procedere alle operazioni di switching, il rinnovo si riduce ad una semplice vicenda contrattuale, con l’effetto dell’adeguamento della tariffa alle nuove condizioni.
Purtroppo questo è vero solo per le amministrazioni che non hanno morosità pregresse da un precedente rapporto di fornitura con il fornitore aggiudicatario. Ricordiamo che, in caso di morosità, il fornitore che riceve l’ordinativo ha facoltà di sospenderne l’efficacia, in attesa di ricevere il rientro da posizioni debitorie pregresse. Tutti i fornitori di energia non perdono l’occasione offerta dal cambio di fornitura per recuperare gli eventuali ritardi accumulati dal contratto in scadenza. Questo spiega perché i fornitori preferiscono mantenere le proprie aree geografiche di competenza piuttosto che conquistare nuovi territori.
Le amministrazioni sono pertanto costrette a pagare per non rischiare di rimanere senza un valido contratto di fornitura, con il conseguente passaggio al mercato di Salvaguardia.
Tale situazione è particolarmente grave quando il fornitore è anche l’esercente il servizio di Salvaguardia, come sta accadendo nel 2016 in Campania, Abruzzo, Calabria, Sicilia e Sardegna dove Enel nel 2016 ha ricoperto il ruolo sia di fornitore Consip che di esercente la Salvaguardia. In queste regioni Enel può risolvere il contratto Consip senza perdere il cliente! Infatti, in caso di risoluzione contrattuale, non potendosi scegliere un nuovo fornitore a causa dei vincoli di legge, le PA finiscono in Salvaguardia dove ritrovano Enel Energia, ma a tariffe ben più alte.
BenchMonitor® il migliore amico della PA
La lettura del mercato energetico in questi termini somiglia un po’ ad una partita a Risiko, o peggio ad una guerra… Come può difendersi una PA? L’unica soluzione percorribile è quella di gestire al meglio i processi di approvvigionamento energetico: dalla programmazione della spesa, all’effettuazione puntuale dei pagamenti, passando dalla riduzione degli sprechi di energia. Da dove iniziare? Semplice: da BenchMonitor®.