E’ andata deserta la gara CEV per la fornitura di energia Elettrica. Oltre mille Comuni dovranno rimediare passando a Consip EE17. La nostra analisi pubblicata su Staffetta Quotidiana.
Il Consorzio CEV (ex Consorzio Energia Veneto) ci ha provato. Ha tentato di trovare un fornitore che potesse fare meglio di Consip, in modo da garantire una continuità nell’utilizzo della Convenzione da parte degli Enti Pubblici associati, ma si è dovuto arrendere difronte all’evidenza di una gara deserta. La scorsa settimana, in una nota indirizzata ai sindaci, segretari comunali e responsabili degli uffici tecnici degli oltre mille soci del Consorzio, CEV ha comunicato l’esito di una gara che ha confermato un concetto molto semplice: Consip è imbattibile.
Un esito atteso
Per la prima volta nella sua lunga storia, il Consorzio CEV non è in grado di offrire ai propri soci un autonomo strumento contrattuale per l’approvvigionamento di energia elettrica.
L’esito della gara non ci sorprende considerato il mutato quadro normativo rispetto all’anno 2015, quando fu espletata la precedente gara CEV. Come noto, per le forniture di energia elettrica e gas i soggetti pubblici possono derogare all’obbligo di rivolgersi a Consip, sancito dall’art. 1 comma 7 L. 135/12, solo nel caso in cui riescano ad ottenere un risparmio di almeno il 3% rispetto ai migliori corrispettivi assicurati da Consip. Se il Consorzio CEV fosse stato iscritto nell’elenco ANAC dei soggetti aggregatori, istituito dall’art.9 della Legge 89/2014, il problema non si sarebbe posto. Il Consorzio avrebbe potuto bandire una gara di acquisto di energia elettrica e gas con pari dignità rispetto a Consip, senza dover legare il meccanismo di gara alle condizioni economiche della Convenzione Consip vigente; come fanno le Centrali di Committenza come Aria (ex Arca Lombardia), Intercent-ER e SCR Piemonte, che possono permettersi Capitolati tecnici autonomi, con condizioni economiche slegate da parametri di risparmio rispetto a Consip.
Nel febbraio 2016, l’esclusione del Consorzio CEV dall’elenco ANAC dei soggetti aggregatori ha costretto il Consorzio ad indire una gara a sconto Consip. L’esito è stato impietoso e la “mission” si è rivelata “impossible”.
Ha avuto un esito parzialmente diverso la gara CEV per le forniture di gas, aggiudicata per i lotti settentrionali, all’unico partecipante Global Power.
Chi sono i soci del consorzio
Dall’elenco soci pubblicato da CEV, aggiornato al 10 dicembre 2018, apprendiamo che i soci del Consorzio sono 1.100, prevalentemente Amministrazioni Comunali, con elevata concentrazione nel Nord Italia (circa la metà dei soci è concentrata tra Veneto e Lombardia).
I soci CEV sono caratterizzati da dimensioni ridotte: oltre la metà dei Comuni consorziati non arriva nemmeno a 3.000 abitanti.
La maggioranza dei soci acquista energia con le Convenzioni CEV da oltre 10 anni, con un elevato livello di servizio offerto dal CEV e dallo storico aggiudicatario delle Convenzioni, Global Power.
Sono amministrazioni che hanno potuto espletare le incombenze contrattuali con uno sforzo minimo. Gran parte delle amministrazioni, fino alla scorsa settimana, non si è mai posta il problema del contratto di energia o dell’obbligo di adesione a Consip. Quando ci è capitato di confrontarci con amministrazioni Comunali consorziate CEV, abbiamo quasi sempre rilevato un elevato livello di gradimento rispetto ai servizi offerti dal Consorzio. Un gradimento talmente elevato, che l’ipotesi di utilizzare la Convenzione Consip per l’acquisto di energia, il più delle volte, non è mai stato neanche preso in considerazione.
Lo spettro del servizio di ultima istanza
Cosa accade ora? Il contratto in essere con Global Power, già scaduto lo scoro anno, proprio per consentire al Consorzio di espletare una nuova gara, aveva subito una proroga tecnica fino al 30 aprile 2020.
In linea teorica, per attivare la fornitura di energia elettrica con decorrenza 1° maggio, le centinaia di piccoli Comuni aderenti al CEV dovrebbero trasmettere l’ODA della nuova Convenzione Consip EE17 entro il 10 marzo.
Si tratta di un lasso di tempo troppo breve per ipotizzare che Comuni che non hanno mai trasmesso un’ODA Consip per l’energia elettrica riescano in pochi giorni a: capire il problema, stanziare le somme in bilancio, perfezionare la determina di affidamento, generare il Cig derivato, compilare l’elenco utenze con l’indicazione dei dati tecnici e dei consumi di energia, decidere tra fisso e variabile, effettuare l’invio attraverso la piattaforma Acquistinretepa.it. Il tutto in coincidenza dei giorni di picco del coronavirus…
Quale conseguenza? Dal 1° maggio Global Power non avrà più un contratto per giustificare l’erogazione di energia elettrica. Naturalmente, non ci sarà nessuna interruzione nell’erogazione dell’energia: “la luce non andrà via!”. Se per i primi giorni di aprile il distributore non avrà ricevuto richiesta di switch da parte di un nuovo operatore, sarà costretto a passere i POD interessati ad un servizio di ultima istanza. Quindi Salvaguardia o servizio di maggior tutela. Considerate le dimensioni ridotte delle amministrazioni interessate, la maggioranza dei Comuni interessati passerà al mercato di maggior tutela. E’ una buona notizia? Purtroppo no. Si pensi alle complicazioni amministrative: ci si troverà con un fornitore non scelto, con bollette da pagare senza che si sia stato un affidamento. Inoltre, arriverà un primo ciclo di fatturazione comprensivo di depositi cauzionali, con immediato raddoppio dell’esborso per l’Ente.
Per non parlare degli aspetti di convenienza economica.
Il mercato di Tutela è infatti su livelli di prezzo ampiamente superiori alla Convenzione Consip. Per un approfondimento sul mercato di tutela si veda (Bollette Elettriche: la Tutela non tutela più). La tutela sembra non essere più quella di una volta…nel primo trimestre del 2020 è su livelli talmente elevati che nelle regioni del Nord i prezzi della tutela sono superiori anche al servizio di Salvaguardia! Questo fenomeno, decisamente anomalo, sarà approfondito in un articolo in uscita nei prossimi giorni.
Nel grafico un’anteprima.
CEV resta al fianco dei soci
Considerato il profilo tipico delle degli enti interessati, è prevedibile che tra le amministrazioni coinvolte possa esserci stato un senso di smarrimento in seguito alla ricezione della comunicazione del CEV.
Il CEV si offre, riportiamo testualmente dalla Comunicazione trasmessa a tutte le amministrazioni aderenti alla Convenzione CEV:
“Nelle more della banditura e dell’espletamento della nuova gara CEV, al fine di assicurare ai Soci il massimo risparmio possibile, il Consorzio si offre di traghettare gratuitamente in CONSIP le utenze dell’Ente, occupandosi della predisposizione di tutta la documentazione necessaria al passaggio delle utenze dal fornitore uscente all’aggiudicatario del lotto CONSIP di riferimento e sollevando i dipendenti dall’avvio delle pratiche di voltura (sarebbe stato più corretto parlare di switch), che impegnano molto tempo e li sottraggono al disbrigo di altre attività più urgenti”.
Dopo aver anticipato l’intenzione di espletare una nuova “gara CEV”, non viene meno il sostegno alle PA in questa fase delicata.
Attenzione ai lupi!
Nell’analizzare la situazione che si è determinata, le amministrazioni ci ricordano delle pecorelle che hanno sempre vissuto nel recinto che “il pastore CEV” aveva costruito.
Al pastore è stato impedito di costruire un nuovo recinto, adeguato alla nuova normativa, ed ora è costretto a traghettare le pecorelle nel recinto Consip.
Qual è il rischio? Il rischio è che nel tragitto le pecorelle incontrino i lupi! Ovvero fornitori di energia, o ancora peggio consulenti o broker energetici che, disinvoltamente, offrono fantomatici contratti “Sconto Consip”; apparentemente molto vantaggiosi, che nascondono le “fregature” tra le righe del contratto. Cogliamo l’occasione per affermare un concetto molto chiaro: lo “Sconto su Consip” non esiste, e acquistare da un fornitore diverso da Consip o dalla Centrale di Committenza significa Danno erariale (Energia Elettrica: danno erariale per un Comune su due).
Come abbiamo sempre sostenuto, tariffe ottenute con uno “Sconto su Consip” non esistono sul mercato, e chi pensa di aver trovato un nuovo recinto rischia di finire nella tana del lupo!
Cosa fare?
Nell’immediato, occorrerà gestire l’emergenza della scadenza del 30 aprile. Consigliamo di rivolgersi all’attuale fornitore Global Power per una copertura contrattuale sufficiente a gestire i tempi tecnici dell’adesione a Consip, evitando le conseguenze economiche del servizio di ultima istanza, avendo cura di richiedere l’applicazione delle condizioni economiche del contratto scaduto per ridurre il rischio di danno erariale.
E’ comunque necessaria una presa di coscienza. Non si può pensare di continuare a gestire le forniture energetiche aspettando che ci sia un “pastore” che pensa a tutto. Bisogna attrezzarsi, partendo dalla chiara individuazione di un RUP responsabile dell’acquisto di energia, che dovrà informarsi e curare la trasmissione materiale degli ordinativi su acquistinretepa.it e dei relativi rinnovi.
Il RUP troverà tante informazioni sul nostro sito, e le amministrazioni socie del CEV avranno anche l’opportunità di farsi supportare dal Consorzio stesso.
Il 12 marzo webinar “Consigli operativi per l’adesione alla Convenzione Consip EE17”
A marzo riprenderà la programmazione dei nostri Webinar, molto apprezzati dagli utenti del nostro sito (leggi le recensioni su Trustpilot.com).
Partiremo proprio con il webinar dal titolo: “Consigli operativi per l’adesione alla Convenzione Consip”, durante il quale sarà possibile vedere operativamente le attività propedeutiche e operative per acquistare l’energia nel rispetto della legge.
Il webinar è totalmente gratuito, ed è l’occasione per confrontarsi con Giuliano Sarricchio sui temi legati alla gestione delle forniture energetiche e, naturalmente, delle convenzioni Consip.
Il webinar è programmato per giovedì 12 marzo, e dal giorno 9 marzo i dipendenti pubblici registrati al nostro sito potranno iscriversi.
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