La convenzione Consip EE13 è vigente solo da pochi mesi e, per due dei dieci lotti, è già andato esaurito il quantitativo iniziale. Le amministrazioni con il contratto in scadenza alla fine dell’anno, potrebbero trovarsi senza una Convenzione Consip disponibile.
Consip ha comunicato che in data 2 maggio ha incrementato il quantitativo di energia a disposizione del lotto 2 Lombardia/Liguria, attivando l’ultimo plafond disponibile. Il massimale è stato portato dagli originali 750 GWh a 1.195 GWh. Rispetto all’energia elettrica iniziale, il quantitativo è stato incrementato del 59% e non potranno esserci ulteriori incrementi.
Se lo scorso anno numerose amministrazioni sono rimaste fuori Consip per la mancata accettazione dell’ordinativo, quest’anno la difficoltà di adesione alla Centrale di Committenza potrebbe sorgere, in alcuni lotti, dall’esaurimento della disponibilità di energia.
Quasi certamente per le amministrazioni liguri e lombarde non si arriverà a fine anno. Sarà probabilmente una buona occasione per le Centrali di Committenza regionali (Arca Lombardia e Consorzio Energia Liguria) per incrementare il numero di amministrazioni convenzionate.
Non abbiamo numeri ufficiali, ma devono essere state numerose le amministrazioni che nel corso del 2015 sono passate da Arca Lombardia e Consorzio Energia Liguria a Consip; in parte perché attratte dalla vantaggiosa tariffa indicizzata al petrolio, in parte perché la gara Arca Lombardia dello scorso anno andò deserta.
Domanda e offerta di energia da Convenzione Consip
Le amministrazioni negli ultimi anni hanno acquisito maggiore consapevolezza riguardo alle opportunità di risparmio ottenibili con l’adesione a Consip. Inoltre gli stringenti obblighi previsti dalla normativa in materia di approvvigionamento energetico rendono l’adesione alle Centrali di Committenza (Consip o Centrali di committenza regionali) una scelta quasi obbligata.
L’utilizzo delle convenzioni Consip per l’energia elettrica negli ultimi anni è progressivamente cresciuto, come è cresciuto il quantitativo di energia messo a gara anno dopo anno.
Nonostante l’incremento dei quantitativi offerti, abbiamo la netta sensazione che la domanda di energia tramite Consip, anche per effetto della novità normative, crescerà più rapidamente e l’energia disponibile potrebbe non essere sufficiente per tutte le amministrazioni, specialmente per quelle con il contratto in scadenza nella seconda parte dell’anno.
Sono ancora tante le amministrazioni fuori convenzione (e aggiungiamo fuori legge) che, anche alla luce del restringimento degli obblighi normativi in materia di approvvigionamento energetico posti dalla finanziaria del 2016, sono destinati ad abbandonare la pratica delle gare autonome. Un ulteriore elemento che nel breve periodo potrebbe contribuire all’aumento della domanda di energia da Consip potrebbe essere l’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti. Piuttosto che rifare da zero gli atti di gara, le stazioni appaltanti potrebbero semplificarsi la vita con l’adesione a Consip.
L’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti ha già prodotto un effetto indiretto. La Consip EE14, che sarà in vigore il prossimo anno, è stata già pubblicata e i quantitativi complessivi messi a gara sono poco superiori a quelli di quest’anno. Anche questo ci fa supporre che l’energia potrebbe non bastare. Il disagio sarà limitato nelle regioni con Centrali di Committenza regionali con convenzioni per l’energia elettrica attive (es. Intercenter in Emilia Romagna, Arca Lombardia in Lombardia, Società Energetica Lucana in Basilicata, SCR in Piemonte, ecc). Per le altre regioni dovrebbero attivarsi i Soggetti Aggregatori, che in molti casi sono sprovvisti di una Convenzione per l’acquisto di energia elettrica.
Come funziona l’incremento dei due quinti e il plafond
Come noto, nelle Convenzioni Consip è espressamente prevista, ai sensi dell’art. 27, comma 3, del D.M. 28.10.1985, la possibilità di incrementare il quantitativo massimo di energia acquistabile dalle amministrazioni aderenti fino a concorrenza dei due quinti del quantiativo messo a gara.
Inoltre, il quantitativo di energia può essere ulteriormente aumentato di un aggiuntivo 10%, denominato “plafond”. Nel caso di fornitore aggiudicatario di più lotti, è possibile incrementare ulteriormente il plafond di un lotto utilizzando l’eventuale plafond non utilizzato di un altro lotto.
Grazie ai due quinti e ai plafond, i quantitativi di energia disponibili possono essere sensibilmente più alti rispetto ai massimali messi a gara e, nel caso di attivazione del plafond aggiuntivo, possono arrivare fino al 60 % dei volumi iniziali.
Un indicatore del rischio di esaurimento
Le comunicazioni di Consip riguardo all’attivazione del 6° o 7° quinto o del plafond, rappresentano degli indicatori del grado di utilizzo delle Convenzioni delle quali tener conto per prevedere possibili rischi di esaurimento del quantitativo disponibile.
In figura sono rappresentati i volumi di energia complessivamente disponibili nelle ultime 4 convenzioni distribuiti in funzione dello stato del lotto.
L’esaurimento del lotto, evidenziato in rosso, è un evento già accaduto in passato in quattro occasioni nel 2010 e nel 2015.
Nelle occasioni in cui era andato esaurito il lotto, l’attivazione del 6° quinto era avvenuta tra i mesi di maggio e giugno. Nel caso di quest’anno, l’attivazione del 6° e 7° lotto è avvenuta già a marzo nel lotto 2 Lombardia/Liguria. Anche nel lotto 7 Campania/Basilicata è stato già attivato il “plafond”, nonostante il massimale di energia per l’edizione 13 sia stato incrementato, passando dai 650 GWh del 2015 ai 975 GWh del 2016.
Di seguito una tabella riepilogativa riguardo a quanto accaduto negli ultimi 4 anni, con evidenza della data di attivazione delle estensioni per ciascun lotto geografico.