Dal primo gennaio 2017 cambia il fornitore esercente la Salvaguardia in 16 regioni su 20. Tariffe in discesa con riduzioni della penale omega fino a 2/3 rispetto al valore del 2014/16. In Campania, Abruzzo, Calabria, Sicilia e Sardegna sarà più facile “liberarsi dalla Salvaguardia”
La concorrenza fa bene alle tariffe, e l’esito della gara per l’individuazione del fornitore esercente il Servizio di Salvaguardia per il biennio 2017/18 ne è la dimostrazione. Parlare di concorrenza è forse eccessivo, visto che gli unici partecipanti al mercato di ultima istanza sembrano essere stati ancora una volta i soliti Enel e Hera, così come accaduto per la gara per l’ultima istanza Gas dello scorso ottobre, tuttavia l’effetto sui prezzi si è sentito. Il parametro omega, che esprime lo spread rispetto al PUN, ovvero il dazio, o anche la penale, che il cliente paga in più rispetto al valore di mercato dell’energia elettrica, per il fatto di essere rimasto senza un contratto di fornitura, dal 1° gennaio 2017 sarà in riduzione su tutti i lotti dove c’è stato un avvicendamento.
Hera e Enel si rompono le uova nel paniere
Il tema della Salvaguardia è sicuramente tra gli argomenti più trattati sul nostro sito e a loro rimandiamo per eventuali approfondimenti:
- su come evitarla: Salvaguardia: se la conosci la eviti
- e su cosa fare se si cade nel baratro: Se la Salvaguardia diventa una trappola
Nell’ultimo periodo di regolazione, durato tre anni dal 2014 al 2016, Hera e Enel l’hanno fatta da padrone. In alcune regioni meridionali (Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna) Enel ha regnato incontrastato, fin dalla nascita della Salvaguardia risalente al 1° maggio 2008, come se fosse monopolista. Si sono succedute 4 gare, per 4 cd “periodi di regolazione” (2008, 2009/10, 2011/13, 2014/16) in cui Enel ha “regnato” indisturbato con valori del parametro omega progressivamente in salita, fino al periodo di regolazione attuale, dove in Calabria si è raggiunto il picco di 113 €/MWh di omega, pari a oltre 2 volte il valore medio del PUN nel triennio di circa 50 €/MWh.
A guardare il grafico, che mostra la spartizione geografica del Servizio di Salvaguardia tra l’attuale periodo di regolazione e il prossimo, a prima vista sembrerebbe che non sia successo nulla.
Le regioni sono in entrambi i casi di colore giallo o arancione, con Enel e Hera che si spartiscono il mercato in maniera abbastanza equilibrata. Solo guardando con più attenzione, si nota che i colori sono invertiti in maniera quasi simmetrica. Come mai i due fornitori si sono scambiati i lotti? La netta sensazione è che Hera e Enel abbiano reciprocamente sottovalutato le “mire espansionistiche” dell’avversario.
Nelle recenti Gare Consip, così come nell’ultima Gara per il servizio di Ultima istanza gas (sul tema Ultima istanza Gas: le tariffe dei prossimi 2 anni termici), avevamo osservato il “fenomeno della conferma” con fornitori che mantengono le posizioni sui propri lotti di competenza, offrendo prezzi progressivamente vantaggiosi pur di non perdere il proprio mercato. Nella gara Salvaguardia 2017/18 sembrerebbe sia accaduto esattamente il contrario, con i due contendenti che si sono “pestati i piedi” reciprocamente, con beneficio diretto per i clienti.
La seguente tabella mostra la diminuzione maggiore del parametro Omega proprio nei lotti dove il fornitore è cambiato.
Chiaramente, nei lotti dove i valori di partenza dei parametri Omega erano già contenuti, la riduzione è stata minima. Viceversa, nelle regioni con valori “stratosferici”, il calo è stato importante, con punte di risparmio fino a 2/3 dei valori attuali nel lotto 7 (Abruzzo-Campania) e nel lotto 3 (Veneto-Friuli Venezia Giulia-Emilia Romagna). A scanso di equivoci, è doveroso ricordare che l’Omega è solo una componente di costo della bolletta del cliente in regime di Salvaguardia, e che l’effetto sul totale da pagare sarà certamente più contenuto. Nella tabella abbiamo stimato l’impatto in percentuale sul totale fattura, colonna “differenza [%]”, ipotizzando un valore del PUN di 50 €/MWh e l’incidenza degli altri oneri per 110 €/MWh.
Ragionando sull’entità delle variazioni, si possono trarre ulteriori interessanti considerazioni. La figura seguente mostra di quanto si ridurrà la bolletta per i clienti della Salvaguardia nelle varie regioni italiane. Hera ha avuto un approccio più aggressivo rispetto a Enel: nei lotti “strappati” a Enel il risparmio in bolletta sarà maggiore che nei lotti dove i clienti passeranno da Hera a Enel.
Il vero risparmio si avrà uscendo dalla Salvaguardia
Parlare di risparmi commentando le tariffe di ultima istanza è di per se un controsenso. Per quanto il parametro omega possa essere contenuto, la tariffa di Salvaguardia comporta sicuramente costi maggiori rispetto a quelli di mercato. Inoltre, va ricordato che sul costo della Salvaguardia, oltre al costo del parametro omega, grava il Corrispettivo Csal, pari a 5 €/MWh, non previsto per gli altri clienti del mercato libero. E’ sufficiente verificare le tariffe dal nostro applicativo gratuito Tariffe Energetiche PA (Click & Check), già aggiornato con i prezzi della nuova Salvaguardia, per rendersi conto che il vero risparmio si ottiene passando al mercato libero, sottoscrivendo un regolare contratto di fornitura, cosa che per una PA significa aderire ad una convenzione Consip o di una Centrale di Committenza.
In Campania, Abruzzo, Calabria, Sicilia e Sardegna sarà più facile uscire dalla Salvaguardia.
In tali regioni, nel 2016 Enel ha ricoperto il doppio ruolo di aggiudicatario Consip e di esercente il servizio di Salvaguardia. Alle PA indietro
con i pagamenti, Enel ha potuto pretendere il pagamento di tutti gli arretrati per accettare l’ordinativo di fornitura Consip, non avendo interesse a praticare una tariffa molto più bassa rispetto a quanto poteva incamerare in qualità di esercente la Salvaguardia. Da oggi, è possibile che su alcune amministrazioni l’atteggiamento di Enel cambierà, considerato che le amministrazioni in Salvaguardia di tali regioni saranno clienti Hera. Il nostro augurio é che Enel decida di riprendersi i clienti persi dal 1° gennaio 2017, accettando gli ordinativi Consip dei suoi storici clienti della Salvaguardia.
Quando avverrà il cambio
Nei lotti interessanti da un cambio fornitore, gli switch avverranno “d’ufficio” con decorrenza 1° gennaio e potranno essere evitati richiedendo il passaggio al mercato libero entro il 10 dicembre 2016.
Cogliamo l’occasione per ricordare che a tutti i clienti del nostro servizio BenchMonitor® offriamo consulenza e assistenza contrattuale anche per aderire a Consip.