giovedì, 8 Giugno, 2017

Quanto pesano le quote fisse sulla bolletta elettrica?

variazione costo unitario energia elettricaSopra 50.000 kWh/anno la Media Tensione è la tipologia di utenza più conveniente. Le componenti fisse sulla quota energia possono far lievitare i costi in maniera sorprendente.

Nel valutare la convenienza tra una tariffa e un’altra, è opportuno tenerne conto. Tale valutazione è tanto più importante quanto più bassi sono i consumi annui medi dell’utenza.

Pensiamo ad esempio alle utenze di Pubblica Illuminazione, che di solito rappresentano tra il 50% e l’ 80% dei consumi complessivi di energia elettrica di un’amministrazione comunale. Essendo molto numerose, le utenze di Pubblica Illuminazione, in molti casi, hanno un consumo medio annuo più contenuto rispetto ai consumi delle utenze in Bassa Tensione. Di solito la media dei consumi delle utenze di Pubblica Illuminazione non supera i 20.000 kWh/anno, e ci è capitato di osservare consumi medi annui per le utenze di Pubblica Illuminazioni di soli 4.000 kWh/anno. In questi casi quanto pesano le quote fisse? Quanto pesa l’eventuale presenza di costi fissi sulla quota energia, come ad esempio la PCV?

Simulazione 1: Variazione costo unitario al variare dei consumi medi

Per misurare l’incidenza delle quote fisse, abbiamo effettuato una simulazione calcolando il costo unitario al variare dei consumi medi annui. All’aumentare di questi ultimi, espressi dal rapporto tra consumi annui e numero di POD, il costo medio diminuisce poiché la parte fissa della tariffa viene spalmata su un quantitativo maggiore di consumi.

Nel grafico seguente abbiamo rappresentato l’andamento di tre tipologie di utenza, con un costo della componente energia di 50 €/MWh senza quote fisse. Per quantificare la quota potenza abbiamo ipotizzato 10 kWh di potenza massima mensile.

variazione costo unitario energia elettrica

Per consumi inferiori a 20.000 kWh/anno le quote fisse si fanno sentire, e le differenze di costo sono molto diverse tra le tre tipologie di utenze. Si può notare che la Pubblica Illuminazione ha la minore incidenza delle quote fisse e, per consumi contenuti, il costo unitario è molto più basso. Viceversa, per la Media Tensione il costo unitario è più basso in caso di consumi superiori a 50.000 kWh/anno. In realtà, la convenienza della Media Tensione sulle utenze energivore è anche superiore a quanto rappresentato dal grafico, se si considera che la quota potenza è calcolata sulla massima in prelievo e non su quella contrattuale.

Simulazione 2: Incidenza della PCV su costo unitario

Nelle precedente simulazione non abbiamo considerato quote fisse sulla componente energia. Cosa accadde al costo medio se la nostra tariffa prevede una quota fissa? Quanto dovremmo consumare per ammortizzare il costo? O quanto dovremmo risparmiare sulla quota variabile per giustificane l’aggiunta?

Per rispondere a queste domande abbiamo simulato il comportamento del costo unitario complessivo di una utenza di Pubblica Illuminazione. Su tale tipo di utenza, l’effetto dell’eventuale quota fissa sulla componente energia è più evidente, visto che per le utenze di Pubblica Illuminazione non c’è quota fissa sugli oneri di rete. Se aggiungiamo alla tariffa la componente PCV di 9,50 €/Mese, l’incremento di costo è rilevante per le utenze fino a 20.000 kWh/annui di consumi.

incidenza PVC

Ad esempio, nel caso di consumi pari a 4.000 kWh annui per POD, il costo complessivo dell’energia aumenta del 16%! Tali considerazioni dovrebbero indurre a valutare con molta cautela le proposte alternative a Consip. Nel valutare la convenienza di eventuali proposte alternative a Consip, il primo elemento da verificare è la presenza di quote fisse. Mentre le Convenzioni Consip non hanno quote fisse sulla quota energia, negli altri contratti di mercato libero potrebbero nascondersi componenti di costo aggiuntive come la PCV. In altri casi sono presenti costi amministrativi non sempre chiaramente esplicitati nei contratti. Tali quote fisse, che potrebbero a prima vista sembrare trascurabili, visti i costi mensili relativamente bassi, hanno un’incidenza decisamente elevata quando i consumi sono contenuti, ad esempio inferiori a 1.000/2.000 kWh/mese. Infatti, moltiplicando le quote fisse per i mesi di fornitura e per il numero di utenze, si possono raggiungere cifre significative. Per tale ragione, nell’effettuare analisi di convenienza tra diverse offerte, non bisognerebbe limitarsi a confrontare la parte variabile della tariffa, ma effettuare un’attenta ricognizione delle componenti accessorie che potrebbero nascondere sgradite soprese.

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Il relatore

Giuliano Sarricchio, ideatore dei servizi offerti da ControllaBolletta.it

Giuliano Sarricchio ha maturato un’esperienza in ambito finanziario come analista in Banca Sella e nel settore energetico in Società Energetica Lucana, Centrale di Committenza in materia di energia di Regione Basilicata.

I suoi articoli sono pubblicati nella rubrica Energia e PA su Staffetta Quotidiana, la più autorevole fonte di informazioni in materia energetica del nostro paese.

Oltre 270 recensioni su Trustpilot

Eccellente - 4,6 su 5

Alberto

Professionalità

Negli anni avete acquisito una professionalità nei dettagli e spiegazione delle problematiche molto accurate, interessante anche il fatto che di accettare enti non vostri clienti. Perché non siamo Vostri clienti? Perché chi decide o chi ha la possibilità di decidere non capisce che aderire ai vostri servizi sono investimenti che a lungo periodo possono incidere nei bilanci a seguire. Personalmente posso solo ringraziarvi per farmi partecipare ad aggiornamenti professionali molto importanti per il lavoro quotidiano.

Lorenzo

Grazie

Non posso che apprezzare complessivamente il servizio che controllobolletta.it svolge per l'amministrazione comunale per cui lavoro. Forse uno dei migliori acquisti che abbia mai fatto, ed ancora non lo sfruttiamo al massimo delle sue potenzialità.

Simona

Ottime informazioni, utili e dirette.

Le informazioni fornite durante il webinar sono state chiare e dirette. Tutto molto comprensibile ed utile.