L’attesa è finita. Complice la mancanza dell’organo amministrativo dopo l’improvvisa decadenza del Cda Consip a fine aprile, con quasi due mesi di ritardo rispetto agli anni precedenti, è stata pubblicata la gara Consip EE22 con la quale saranno individuati i fornitori che le PA potranno usare per acquistare energia elettrica il prossimo anno.
Si tratta della prima gara indetta in vigenza del nuovo codice degli appalti. Al netto dei necessari adeguamenti al nuovo Codice, le regole contrattuali risultano sostanzialmente invariate. Le principali novità sono rappresentate dal ritorno del contratto a 24 mesi e dall’articolo 5 della Convenzione “MODIFICHE CONTRATTUALI”, che recepisce l’articolo 120 del nuovo codice degli appalti. Il nuovo articolo potrebbe avere risvolti pratici interessanti, come ad esempio la possibilità di allineare le scadenza contrattuali delle diverse forniture. Su questo tema, che interessa anche la gara Gas Naturale 16, torneremo nelle prossime settimane con uno specifico approfondimento.
Torna il contratto a 24 mesi
Dopo lo scoppio della crisi energetica, nelle ultime due edizioni Consip aveva eliminato i contratti a prezzo fisso e con durata superiore ai 12 mesi. La scelta fu fatta per semplificare la gara e favorire la massima partecipazione degli operatori. Tante amministrazioni hanno vissuto con frustrazione l’impossibilità di fissare il prezzo e di scegliere una durata maggiore di 12 mesi. Con il senno di poi, possiamo affermare che la scelta di Consip ha fatto l’interesse delle PA. Probabilmente, considerato il netto miglioramento del contesto di mercato, se le PA avessero sottoscritto contratti a prezzo fisso o con una durata più lunga, avrebbero sostenuto un costo maggiore.
Il ritorno dell’opzione contrattuale a 24 mesi, rappresenta un primo segnale di ritorno alla normalità, che sarà sicuramente apprezzato dalle PA che preferiscono limitare il numero di atti amministrativi con affidamenti di durata più lunga.
Scende il valore della fornitura e le basi d’asta
I quantitativi messi a gara sono sugli stessi livelli delle ultime due edizioni. Degno di rilievo il leggero aumento del quantitativo del lotto Italia.
In deciso calo il valore della fornitura, naturale conseguenza del ridimensionamento del costo dell’energia elettrica. Con la EE22 il costo del megawattora scende da 274 a 217 €/MWh.
Netto calo anche del valore degli spread utilizzati come base d’asta.
Nell’edizione EE21 la base d’asta era stata portata da 12,50 €/MWh a 28 per il lotti meridionali da 13 a 16 e a 18 €/MWh per i restanti lotti.
Con la EE22 resta la differenziazione tra i Lotti, ma si registra un vistoso calo. Per i Lotti da 1 a 12 e per il Lotto Italia, la base d’asta ritorna sui livelli precrisi a 12,00 €/MWh.
Per i Lotti Meridionali si registra un calo deciso da 28 a 15 €/MWh, su livelli vicini agli spread praticati dalla vigente EE21. Ad esempio, in Sicilia e Campania la base d’asta della EE22 è più bassa dello spread della EE21.
Discorso ancora più evidente per l’opzione verde. La base d’asta resta relativamente elevata, a 5 €/MWh. Tuttavia, è un livello di prezzo decisamente più basso rispetto al costo medio di 8,20 praticato dagli aggiudicatari della EE21. Per un approfondimento sull’esito della EE21 si rimanda Consip Energia Elettrica 21, l’opzione verde supera lo spread!
Con il netto ridimensionamento dei prezzi dell’energia elettrica è piuttosto probabile che gli spread che usciranno dalla EE22 saranno migliori della convenzione vigente. Non ci aspettiamo che ritornino sui livelli precrisi della EE19, quando il livello medio degli spread risultava inferiore a 2 €/MWh, ma è ragionevole aspettarsi un calo importante. Naturalmente, affinché l’ipotesi di risparmio acquisti concretezza, sarà fondamentale che nei giorni precedenti la data di presentazione delle offerte, fissata al 19 settembre 2024, si sia placato l’impulso rialzista delle ultime settimane.
Riusciremo a recuperare il ritardo?
Va da sé che, con la prospettiva di offrire alle PA condizioni migliori, l’auspicio è che durante la procedura di gara EE22 si possa recuperare il ritardo accumulato per la pubblicazione.
L’obiettivo è evitare di una proroga della vigente Convenzione EE21, in modo da sfruttare al più presto la nuova EE22. I lotti a rischio proroga sono quelli in scadenza a dicembre e gennaio, a partire dal Lotto 17 Italia e il Lotto 14 Puglia e Basilicata in scadenza il 27 dicembre 2024.
Considerato che l’apertura delle offerte è fissata al 19 settembre 2024, occorrerà procedere speditamente, augurandosi che non si siano imprevisti.
I tempi sono molto stretti, ma non è impossibile arrivare alla pubblicazione dell’avviso di esito prima di Natale.
Nella tabella seguente abbiamo riportato la cronologia delle gare passate evidenziando in giallo la nostra ipotesi ottimistica.
L’impatto della volatilità dei prezzi sui comportamenti di acquisto di energia delle PA
Il netto miglioramento delle condizioni di mercato rispetto al periodo di crisi porta con se un paio di effetti collaterali.
Una prima conseguenza, piuttosto rara ma che non può essere esclusa, è rappresentata dalla possibilità di trovare condizioni economiche leggermente migliori rispetto alla Convenzione Consip. Si tratta di casi eccezionali e temporanei, destinati ad essere superati con la disponibilità della nuova Convenzione che adegua i prezzi alle migliorate condizioni di mercato. I contratti fuori Consip andrebbero comunque evitati per evitare di ritrovarsi con oneri in bolletta, nascosti ad arte nelle pieghe del contratto scritto dal fornitore.
Un secondo effetto collaterale è costituito dalla possibilità di scommettere in anticipo sulla convenienza o meno della futura Convenzione Consip. Ad esempio, in vigenza della EE19 è scoppiata la peggiore crisi energetica della storia. Era quasi certo che la EE20 avrebbe avuto spread più alto e, chi ha potuto, ha anticipato la trasmissione dell’Oda EE19, in modo da garantirsi per un altro anno la fornitura di energia con condizioni economiche definite prima della crisi energetica del 2022.
Nei primi mesi del 2025 potremmo trovarci in una situazione opposta. Potrebbe essere opportuno posticipare il momento della trasmissione dell’ordinativo, in attesa di contrattualizzare le forniture con la nuova EE22. Naturalmente è un approccio che contiene una certa componente di rischio. Fino al giorno dell’attivazione, quando saranno pubblicati i corrispettivi, non si avrà la certezza che la nuova Convenzione sia migliore della precedente. Inoltre, occorrerà fare molta attenzione ai tempi di invio per evitare scoperture contrattuali. Questi stessi ragionamenti sono applicabili anche alla fornitura di gas naturale, al quale dedicheremo il prossimo approfondimento.
Giovedì 12 settembre, Live Webinar: “Consigli operativi per l’adesione alle Convenzioni Consip“
Dopo la pausa estiva riproponiamo il nostro webinar di approfondimento sulle Convenzioni Consip per l’acquisto di energia.
L’evento inizierà con un focus sui mercati energetici. Qual è l’impatto in bolletta della difficile situazione internazionale, con i mercati che scontano i rischi di una escalation nei conflitti in Medioriente e in Ucraina?
Nella seconda parte forniremo indicazioni operative e pratiche per l’adesione alle Convenzioni Consip per l’acquisto di energia elettrica e gas. Come di consueto, chiuderemo rispondendo a tutti i quesiti posti dai partecipanti.
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