In arrivo la nuova funzionalità “Analisi Anomalie Consumi” che, con un colpo d’occhio, individua la congruità dei quantitativi fatturati.
Chi gestisce decine o centinaia di utenze conosce bene la sensazione di impotenza che si prova quando, mensilmente, giungono allo SdI le fatture per il consumo di energia elettrica. La domanda che tutti ci poniamo è: “avranno fatto bene i conti?”. I più volenterosi (o forse i più ingenui) si avventurano nella comparazione degli importi fatturati con “parametri medi”, nella speranza di attribuire un “giudizio di congruità” utile per autorizzare il pagamento delle bollette. E’ proprio così. Ci si illude che possa essere sufficiente il fiuto, l’esperienza o un file Excel, per capire se il fornitore ha eseguito correttamente la prestazione.
Purtroppo è solo un’illusione. E’ sufficiente un conguaglio per far crollare il castello di carta e passare dalla modalità “non mi fido, voglio controllare”, alla modalità “mi fido ciecamente, il fornitore non sbaglia mai!”.
Avere cieca fiducia nella correttezza della bolletta è un meccanismo di difesa che adottiamo per sopravvivere alla giornata lavorativa. Se volessimo entrare nel merito degli importi fatturati, l’unico risultato certo che otteniamo è una clamorosa perdita di tempo. Inoltre, sarebbe un lavoro che svolgeremmo in perfetta solitudine perché, se provassimo a chiedere il parere di un collega, rischieremmo di vederlo dileguarsi! Per un approfondimento sul fenomeno della solitudine si veda I workshop di ControllaBolletta.it per combattere la solitudine.
La conseguenza è la mancanza di reali processi di controllo della correttezza. Nelle PA ogni mese si assiste al teatrino del visto di conformità. La domanda “la bolletta è corretta?” è sostituita da “il dirigente ha messo il visto di conformità?”. Nei casi più patologici la necessità di porre il visto di conformità si traduce nella stampa di centinaia di bollette e nel loro trasporto fisico nella stanza del dirigente. Probabilmente, in Italia la prassi del visto di conformità contribuisce alla deforestazione del nostro pianeta, nonostante da oltre 15 anni sia in vigore il Codice dell’Amministrazione Digitale… altro che energia verde!
Purtroppo, il dirigente non è Superman. Mette il visto perché è previsto dal regolamento e le bollette hanno una scadenza. Nella PA ciò che conta è il rispetto della forma. L’apposizione del visto equivale a scrivere sulla pietra che la fattura è corretta. Successivamente, la stessa pietra viene messa sulla bolletta e guai a riguardarla! La nostra metaforica pietra è una vera e propria pietra tombale! Se, dopo l’apposizione del visto, ci accorgessimo di una anomalia, avremmo la forte tentazione di tacere. A quel punto, sollevare una eccezione sarebbe come arrecare un affronto al dirigente che ha messo il visto! Di fronte all’anomalia scatta infatti, in molti casi, il meccanismo della rimozione (attraverso cui si respingono nell’inconscio contenuti considerati dolorosi o pericolosi, dimenticandosene), per evitare perdite di tempo e rischi di figuracce se la presunta anomalia dovesse rivelarsi una regolare fatturazione.
In ogni PA esiste il precedente della fattura contestata. In questi casi il processo è il seguente: contestazione, ritardo nei pagamenti, cessione del credito, intimazione a pagare da parte del cessionario e ingiunzione di pagamento. Alla fine la PA paga. Nel frattempo, si è sottratto tempo ad attività più importanti, subendo la beffa del pagamento delle spese e degli interessi al fantasmagorico tasso dell’8%. Senza parlare dell’incubo Salvaguardia in caso di cessazione amministrativa del contratto.
Questi semplici esempi spiegano il fenomeno per il quale le bollette godono di una sorta di immunità. Qualsiasi appalto e relativo pagamento è sottoposto ad un rigido protocollo di controlli e verifiche. Si guarda ogni virgola e guai a sgarrare! Se occorre pagare la bolletta, meglio dotarsi di una benda: chiudere gli occhi per non soffrire!
Noi di ControllaBolletta.it il controllo di fatturazione lo effettuiamo in tempo reale, prima che la fattura giunga in scadenza: “la pietra tombale” non è stata ancora posta e le possibilità di contenzioso sono praticamente azzerate.
L’attività di controllo fatturazione è solo una delle componenti del servizio e viene eseguita ogni mese, su tutte le fatture ricevute, e su tutte le componenti di costo della bolletta!
Ai nostri clienti offriamo BenchMonitor, il salvavita di chi lavora con le bollette, con tutto ciò che serve per una gestione virtuosa dell’intero processo di approvvigionamento energetico.
Da questo mese la piattaforma si arricchisce di una nuova funzionalità chiamata “Analisi Anomalie Consumi”. In queste settimane ne abbiamo testato il funzionamento, ed i risultati sono sorprendenti. In pochi secondi il sistema svela anomalie dei consumi, POD con consumi perennemente in stima e, nei casi più gravi, contatori letteralmente impazziti!
Il sistema è così efficace che possiamo effettuare verifiche periodiche sui circa 20.000 POD in gestione. Se c’è qualcosa che non va, siamo noi a segnalarlo ai nostri clienti, prima che possano rendersi conto dell’accaduto!
Sembra impossibile? Siamo stupiti anche noi!
Presenteremo la nuova funzionalità e condivideremo i risultati ottenuti, con i nostri clienti attuali o potenziali, durante il webinar del 25 maggio dal promettente titolo: “Controlliamo la bolletta con un click!”.
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