Fine tutela, l’esito della gara per il Servizio a tutele graduali

Due terzi dei volumi assegnati con sorteggio. Solo 4 operatori aggiudicatari, con Hera Comm e A2A che si avvicinano alla soglia del 35%.

La gara per il Servizio a Tutele Graduali (STG) è stata probabilmente la gara più attesa da parte dei venditori di energia. Dopo anni di rinvii, gli operatori interessati a raccogliere il testimone da SEN,-Servizio Elettrico Nazionale, e degli altri operatori esercenti il servizio di Maggior Tutela, hanno finalmente avuto la chance di acquisire una fetta dei clienti che non hanno ancora stipulato un contratto di fornitura di energia elettrica.

Si è trattato solo di un primo passaggio, cha ha riguardato alcune PMI e gli enti pubblici più piccoli. Il processo si dovrebbe concludere a fine 2022, quando cesserà la tutela di prezzo anche per i clienti domestici e le microimprese (sul Tema Abolizione Servizio Maggior Tutela, cosa cambia per le PA).

Anche se i volumi sono molto più contenuti rispetto alla gara che interesserà i domestici, è interessante analizzarne l’andamento, che presenta spunti di riflessione decisamente interessanti.

Una gara decisa dalla dea bendata

Come avviene in gran parte delle gare per la fornitura di energia elettrica, gli operatori erano chiamati a presentare un’offerta economica indicando uno spread rispetto al valore del mercato all’ingrosso, espresso dal PUN mensile. Era previsto un doppio turno: le migliori due proposte avrebbero partecipato alla fase finale della competizione. La partecipazione alla gara non è mancata e gli operatori non si sono risparmiati. L’interesse ad accaparrarsi la prima fetta dei clienti in Maggior Tutela è stato talmente elevato che, fin dal primo turno, su 6 lotti su 9, gli operatori hanno offerto il minimo possibile: “spread zero”.

In questi lotti il parametro del prezzo non è stato in grado di selezionare l’operatore aggiudicatario e si è dovuto ricorrere al sorteggio. L’avvocato di Acquirente Unico ha dovuto procedere ad un’estrazione a sorte, con i concorrenti collegati via Zoom. Per ciascun lotto, da un’urna contenente i nomi dei partecipanti che hanno offerto uno spread pari a Zero, sono stati estratti i fortunati vincitori.

 

Gli operatori più fortunati sono stati A2A e Iren, che hanno portato a casa ben due lotti ciascuno, con il meccanismo del sorteggio.

Iren ha prevalso nel Lotto 5 (Comune di Milano, il Friuli e la Val D’Aosta) tra 10 concorrenti, e nel Lotto 1 (Puglia e Toscana) dove i “concorrenti finalisti” erano 5.

Anche A2A ha portato a casa tre Lotti, di cui 2 estratti a sorte. Rispetto a Iren, la componente fortuna è stata inferiore, considerato che il nome di A2A è presente in tutti i Lotti della tabella Esiti pubblicata da Acquirente Unico.

Il bigliettino di Axpo, presente nelle urne dei primi 5 lotti, viene estratto nel Lotto 4 (Piemonte ed Emilia-Romagna).

Hera Comm è l’operatore che ha avuto un approccio alla gara simile ad A2A, ma con una componente fortuna inferiore. Presente in tutte le finali, si è aggiudicata solo i tre lotti meridionali, dove la competizione è risultata decisamente più bassa.

Le uniche informazioni pubblicate da Acquirente Unico sono costituite dalla tabella degli esiti, che riporta anche gli operatori secondi classificati che hanno avuto accesso al turno finale. Il Lotto Lazio è l’unico dove non compaiono secondi classificati; questo ci fa supporre che A2A abbia vinto senza un secondo classificato. A2A compare come unico secondo classificato in tutti i tre lotti aggiudicati ad Hera Comm. Nei lotti con spread maggiore di zero è improbabile che ci sia stato il sorteggio, che non può essere escluso nel lotto 8, andato ad Hera Comm con spread pari a zero.

Qual è il bilancio definitivo? Qual è il valore dei lotti aggiudicati?

Purtroppo le informazioni pubblicate sulla gara sono minime, e per le valutazioni del presente articolo siamo dovuti ricorrere a ipotesi. ARERA ha scelto la via della segretezza. Ad esempio, in base a quanto previsto dall’ARERA nell’allegato C della delibera 491/2020/R/EEL che definisce alcuni dettagli della procedura concorsuale, Acquirente Unico mette a disposizione i dati sui volumi della gara (ad esempio quantitativi di energia e numero di punti di prelievo) “esclusivamente ai partecipanti alle procedure concorsuali”. Per conoscere il peso dei diversi lotti e stilare una graduatoria dei diversi aggiudicatari, abbiamo dovuto ricorrere ad una stima formulata in base ai dati comunicati da ARERA in occasione della relazione annuale. In particolare, abbiamo considerato il quantitativo di energia consumato dai punti di prelievo con più di 16,50 kW in regime di Maggior Tutela nell’anno 2020.

In base a tale ipotesi, il bilancio della gara è sintetizzato nella seguente tabella.

Gli operatori vincitori sono solo 4, di cui 2 (A2A e Hera) hanno portato a casa un quantitativo molto vicino al limite massimo di energia aggiudicabile ad un singolo operatore, pari al 35%. In pratica A2A e Hera hanno vinto il massimo possibile. Se fossero risultati aggiudicatari di un 4° lotto, sarebbe scattata la soglia ed avrebbero dovuto cedere il bottino al secondo classificato. In base ai nostri numeri, non possiamo escludere che sia realmente accaduto.

Osservando la mappa dell’Italia, Hera Comm ha la maggiore estensione territoriale. Copre tutto il centro sud dalle Marche fino alla Sicilia, ad eccezione di Lazio e Puglia. Iren ed A2A hanno vinto quantitativi simili, ma in territori con una maggiore concentrazione di clienti.

Il risultato è soddisfacente? Probabilmente l’Antitrust si augurava una maggiore varietà di operatori, tant’è che aveva suggerito al Governo di abbassare la soglia di concentrazione al 35%. Nell’originaria delibera di ARERA il tetto era stato posto al 50%.

E’ evidente che, per la gara che si terrà il prossimo anno per il STG (Servizio Tutele Graduali) dei clienti domestici, andrebbero posti dei correttivi.

Come potrebbe migliorare?

Una gara aggiudicata con sorteggio è una sconfitta per tutti. Come vedremo nel prossimo articolo, l’interesse degli operatori è tale che risulta difficile trovare correttivi che possano azzerare l’ipotesi sorteggio.

Se la componente fortuna non è eliminabile, occorrerebbe strutturare la gara in modo da renderla meno ingiusta per gli operatori che restano a bocca asciutta. Ad esempio, Illumia ha offerto il prezzo più basso possibile in 5 lotti e torna a casa a mani vuote. La fortuna ha voltato le spalle anche ai due principali player del settore, Enel Energia ed Edison, con zero estrazioni su tre finali ciascuno.

Quali correttivi per la gara relativa al settore domestico (e microimprese) del prossimo anno?

Sicuramente 9 lotti sono pochi. ARERA ha diviso l’Italia in 9, così come è abituata a fare con la gara per il Servizio di Salvaguardia, che però ha una partecipazione decisamente inferiore. Aumentare il numero di Lotti rende la gara più complessa per chi la organizza, ma permette a più operatori di aggiudicarsi almeno un lotto. Ad esempio, nella Convenzione Consip per l’acquisto di energia elettrica i lotti territoriali sono 16.

Con più lotti si avrebbe un ulteriore risvolto positivo: si riduce l’effetto fortuna. Con l’attuale gara IREN è arrivato al 25%, vincendo l’estrazione su appena due lotti! Aumentando il numero di lotti, aumentano anche il numero di “biglietti vincenti” in caso di estrazione. Il nostro ragionamento è semplice: se l’estrazione a sorte è inevitabile, che ci siano almeno più vincitori!

Un secondo criterio potrebbe essere un limite al numero di lotti aggiudicabili con sorteggio. Se dall’urna viene estratto il “bigliettino” di un operatore che ha già vinto al sorteggio un altro lotto, bisognerebbe estrarne un altro. In pratica, la vincita a sorte dovrebbe essere possibile una sola volta.

 

Nel prossimo articolo la risposta alle domande più scomode

Perché gli operatori hanno azzerato gli spread offerti? Cosa ci guadagnano? Quanto si paga esattamente con il Servizio a Tutele Graduali? Meglio Consip o STG?

Risponderemo alla “domanda da 1 milione di dollari” che tutti si pongono e alla quale nessuno ha il coraggio di rispondere: “Sul mercato libero è facile trovare occasioni di risparmio rispetto al Servizio a Tutele Graduali?

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