Per la fornitura di energia elettrica del 2017 le aziende della Regione Emilia Romagna potranno contare sulla Convenzione con le tariffe probabilmente più vantaggiose del Paese. Inoltre il 100% dell’energia fornita sarà prodotta con fonti rinnovabili.
La scorsa settimana è stata stipulata la Convenzione Intercenter 9 per l’acquisto di Energia Elettrica delle Pubbliche Amministrazioni dell’Emilia Romagna del 2017.
A nostro giudizio la Convenzione Intercenter 9, oltre ad avere una tariffa decisamente conveniente, presenta ulteriori vantaggi che meritano di essere evidenziati. Troppo spesso nel valutare la bontà di una fornitura ci si limita ad un superficiale confronto di tariffa. L’analisi della Convenzione Intercenter 9 è l’occasione per mostrare alcuni aspetti che non dovrebbero essere sottovalutati quando si effettua un confronto contrattuale.
Nuova convenzione stessi fornitori
La Convenzione è articolata su tre lotti: i primi due destinate alle Aziende Sanitarie e il terzo lotto alle restanti Amministrazioni della Regione Emilia Romagna.
Sono risultati aggiudicatari gli stessi fornitori della precedente edizione: Aziende Sanitarie ad Enel Energia, Comuni e altre Amministrazioni a Edison Energia.
Ancora una volta sono risultati aggiudicatari i fornitori che hanno le forniture già attive. Ricordiamo che la regola della conferma per quanto riguarda la Convenzione nazionale Consip EE14 si è verificata su 7 dei 10 lotti geografici (sul tema Aggiudicata Consip Energia Elettrica 14: cresce Enel).
Il grosso vantaggio per le amministrazioni già in fornitura con Intercenter 8 sarà quello di rinnovare il contratto anche per l’anno 2017 senza necessità di effettuare le operazioni di switching.
Certezza dell’esecuzione della fornitura
Contrariamente a quanto avviene aderendo alle Convenzioni Consip, con Intercenter 9 il contratto di fornitura si conclude automaticamente al momento della ricezione dell’ordinativo da parte del fornitore. Quest’ultimo non potrà sospenderne l’esecuzione in attesa di ricevere il pagamento dell’eventuale debito pregresso. Si tratta di un requisito particolarmente apprezzato dalle Amministrazioni con qualche difficoltà finanziaria che, diversamente, avrebbero potuto avere difficoltà di accesso alla Convenzione.
E’ evidente che in altre Regioni, dove il problema dei ritardi nei pagamenti della PA è più elevato che in Emilia Romagna, una gara senza nessuno strumento di selezione delle controparti avrebbe avuto buone chance di andare deserta, per mancanza di Fornitori disposti a sopportare il rischio credito.
100% Energia elettrica da fonte rinnovabile
Intercenter EE9 è il primo bando realizzato in Italia a prevedere l’obbligo di certificazione della provenienza da fonte rinnovabile per tutta l’energia fornita. Non si tratta di un’opzione, come avviene normalmente, ma di un obbligo posto a carico dei fornitori. Il prezzo praticato è dunque già comprensivo dell’obbligo di certificare l’origine dell’energia elettrica. Va comunque detto che normalmente tale opzione ha un costo tutto sommato contenuto, di regola inferiore a 1 €/MWh.
Modalità di fatturazione su consumi reali.
Nel capitolato tecnico sono contenute alcune clausole che limitano la possibilità di utilizzo di dati stimati. In sintesi per i contatori telegestiti, che rappresentano la stragrande maggioranza, il fornitore sarà tenuto a fatturare i consumi reali.
La conseguenza pratica è rappresentato da una semplificazione della bolletta e dall’allungamento di qualche giorno della scadenza delle fatture. Ed esempio, il fornitore non potrà fatturare il primo dicembre i consumi di energia elettrica maturati nel mese di novembre.
Diritto alla Reportistica
Le Amministrazioni convenzionate hanno diritto ad una reportistica, definita contrattualmente, consistente nella trasmissione mensile di file Excel conformi ai modelli previsti negli atti di gara. Anche su questo punto Intercenter 9 mostra un’attenzione alle esigenze delle Amministrazioni convenzionate superiore a quanto ritroviamo nelle gare Consip dove gli obblighi di reportistica sono limitati alle comunicazioni obbligatorie in capo ai fornitori verso la centrale di committenza.
Scadenza contratto a fine anno
Un ulteriore vantaggio è connesso alla scadenza contrattuale fissata al 31 dicembre 2017, indipendentemente dalla decorrenza. Spostare la scadenza della fornitura ad inizio anno ha il vantaggio di ridurre il rischio di non trovare una convenzione Consip o Intercenter disponibile alla scadenza contrattuale.
Inoltre, con una scadenza uniforme per tutte le Amministrazioni dell’Emilia Romagna, Intercenter può gestire meglio gli aspetti di rinnovo e proporre ai fornitori un portafoglio consumi di maggiore qualità derivante dalla conoscenza delle amministrazioni che entreranno in fornitura dal primo mese utile.
Migliore tariffa rispetto a Consip
Dopo aver dato uno sguardo agli aspetti non direttamente connessi alla tariffa possiamo finalmente analizzare gli aspetti prettamente economici.
Come avviene dal 2013, le Convenzioni Intercenter prevedono una tariffa fissa valida per tutta la durata della fornitura.
In funzione dei profili di prelievo pubblicati negli atti di gara, abbiamo determinato il corrispettivo medio della componente energia, pari a 40,65 €/MWh per le Aziende Sanitarie e 41,89 €/MWh per i Comuni e gli altri Enti dell’Emilia Romagna. Per una verifica puntuale dei singoli corrispettivi per ciascuna fascia di prelievo e tipologia di utenza, abbiamo aggiunto le tariffe Intercenter 8 e 9 nel nostro tool Click & Check.
La tariffa fissa ha il vantaggio di agevolare la previsione della spesa ed essere facile da verificare in bolletta. L’aspetto negativo è legato alla possibilità di non sfruttare riduzioni di spesa in caso di riduzione del valore di mercato dell’energia elettrica.
Negli ultimi due anni, caratterizzati da una pesante tendenza ribassista dei mercati energetici, il prezzo fisso è risultato particolarmente penalizzate. Viceversa, per il 2017 potrebbe rivelarsi particolarmente vantaggioso. E’ ancora presto per dirlo ma, alla luce dell’aumento generalizzato dei costi energetici degli ultimi due mesi, con il PUN che si è portato stabilmente sopra i 50 €/MWh, è molto probabile che le tariffe della Convenzione Intercenter 9 saranno particolarmente convenienti e probabilmente molto più convenienti della stessa Convenzione Consip Lotto 3 (Trentino Alto Adige e Emilia Romagna).
La convenienza della Intercenter è in buona parte dovuta ad un grande colpo di fortuna! I fornitori che hanno partecipato alla gara Intercenter hanno presentato l’offerta economica il 26 agosto 2016 quando il valore del PUN, che esprime il prezzo dell’energia elettrica in borsa, era di circa a 38 €/MWh.
In pratica, ad agosto 2016 i fornitori aggiudicatari si sono impegnati a fornire l’energia elettrica per tutto il 2017 al prezzo di circa 41€/MWh. Subito dopo abbiamo assistito ad un’impressionante corsa al rialzo delle quotazioni elettriche che nel mese di Ottobre hanno toccato anche punte di 70 €/MWh. Enel e Edison avranno avuto il tempo di coprirsi dai rischi di mercato, ancor prima di vedersi aggiudicare la gara?
Attualmente i prezzi Intercenter 9 sono certamente fuori mercato e proprio per questo ci sembra probabile che la Intercenter 9 possa risultare la Convenzione per la fornitura di Energia più conveniente del 2017.
Cosa dovrebbero fare le Amministrazioni dell’Emilia Romagna? Finché il PUN si mantiene sopra i 38 €/MWh dovrebbero optare per l’adesione alla Convenzione Intercenter. La convenienza si annullerebbe in caso di un calo dei prezzi sotto tale soglia ma riteniamo, proprio per i numerosi vantaggi di su esposti, Intercenter sia comunque da preferire a Consip. In generale l’opzione Centrale di Committenza regionale, quando si ha la fortuna di averne una con convenzioni per acquisti di energia disponibili, andrebbe sempre presa in considerazione prioritariamente all’alternativa Consip.
I rischi per le amministrazioni
L’unico rischio che corrono le amministrazioni emiliane e romagnole è di vedere i quantitativi disponibili rapidamente esauriti. Ad esempio, sul lotto 3 il quantitativo messo a gara è stato calcolato su una platea di 124 su 341 Comuni. Se dovessero aumentare le adesioni, anche grazie alla convenienza della gara, si potrebbe facilmente superare il tetto massimo di 333 GWh, eventualmente incrementato dei due quinti.
A ben vedere esisterebbe un ulteriore rischio, determinato dal celeberrimo comma 511 della legge di stabilità 2016, per intenderci la norma che ha consentito a Gala di adeguare le Condizioni della Convenzione Consip EE12 (indicizzata al petrolio) alla Consip EE13 (indicizzata al PUN) a partire da dicembre 2015. Ricordiamo che la norma prevede la possibilità di revisione contrattuale: “qualora si sia verificata una variazione nel valore dei predetti beni, che abbia determinato un aumento o una diminuzione del prezzo complessivo in misura non inferiore al 10 per cento e tale da alterare significativamente l’originario equilibrio contrattuale“.
Se nel 2017 il PUN dovesse mantenersi su valori superiori a 50 €/MWh i fornitori si troveranno a fornire energia elettrica a prezzi molto superiori al valore dell’energia all’ingrosso, rendendo di fatto antieconomica la vendita. In questo caso si potrebbe parlare di alterazione dell’equilibrio contrattuale? La nostra è chiaramente una provocazione, visto che il famigerato comma 511 è riferito esclusivamente a forniture a prezzo indicizzato…ma visto che siamo in Italia…