Spread in leggero aumento, ma non mancano le opportunità. Il calo degli indici energetici farà scendere la bolletta del gas?
La scorsa settimana sono stati attivati gli ultimi Lotti della Convenzione Consip che le PA utilizzeranno per l’acquisto di GAS per i prossimi 12 mesi. Come di consueto in queste occasioni, pubblichiamo il nostro approfondimento sui prezzi che saranno praticati dai fornitori aggiudicatari.
L’analisi di quest’anno assomiglia molto a quella dello scorso anno:
• Spread in leggero aumento;
• spread sul prezzo fisso più basso nei lotti aggiudicati da Soenergy.
Spread ancora in aumento
Nel seguente grafico, riportiamo lo spread medio osservato su prezzo fisso e prezzo variabile negli ultimi quattro anni di Convenzioni.
Per il secondo anno consecutivo osserviamo un leggero aumento degli spread offerti, che si attestano tra 6 e 7 €cent/smc, in crescita di 0,60 €cent/smc sia per il prezzo fisso che per il prezzo variabile.
Si tratta di un aumento contenuto e atteso. Inevitabile conseguenza di un aumento dei costi di trasporto a carico degli operatori.
I prezzi di acquisto del gas naturale restano dunque molto competitivi e difficilmente battibili da offerte alternative. È bene ricordare che si tratta di prezzi per i quali il capitolato tecnico Consip esclude l’applicazione di quote fisse. Chi volesse confrontare i prezzi Consip con altre offerte apparentemente più vantaggiose, dovrebbe tenere in debita considerazione questo aspetto.
Spread in aumento
Spread su utenze (PDR) con consumi fino a 200.000 smc/anno
Entrando nel dettaglio dei prezzi offerti, riproponiamo di seguito la nostra tabella degli spread, dove indichiamo i valori applicati alle forniture più piccole, con consumi fino a 200.000 smc/anno.
La tabella di sinistra evidenzia la variazione di spread della tariffa variabile. Come anticipato, l’incremento è stato di circa 0,60 €cent/smc. Curiosamente, le regioni con gli spread più alti sono quelle dei lotti settentrionali aggiudicati a Soenergy, dove lo spread sfiora 8 €cent/smc.
Come accaduto lo scorso anno, Soenergy ha vinto marginando sulla tariffa variabile e offrendo prezzi più competitivi sulla tariffa fissa, dove gli spread non superano i 5 €cent/smc. Le PA di Lombardia, Veneto, Friuli ed Emilia Romagna hanno fiutato l’affare e stanno acquistando con convinzione la tariffa fissa. Non sorprende che in Lombardia, il 26 febbraio, dopo poco più di un mese dall’attivazione, si sia verificato l’esaurimento del massimale a prezzo fisso. Hanno fatto bene? Lo sapremo tra 12 mesi. Come analizzato nell’articolo di approfondimento riservato agli utenti registrati “Convenzione Consip GAS. Meglio fisso o variabile?”, sorge il dubbio che l’acquisto sia stato fatto d’impulso, senza il dovuto approfondimento.
A sorpresa, la regione con il prezzo variabile più basso è il Lazio, con uno spread sul variabile di 5,85 €cent/smc. La regione con il maggiore aumento è il Lotto 7 Abruzzo-Molise, unico lotto aggiudicato ad Hera Comm.
Spread su utenze (PDR) con consumi superiori a 200.000 smc/anno
L’esame dei prezzi delle utenze più energivore, tipicamente intestate ad Enti del settore sanitario, non mostra differenze significative rispetto alle utenze sotto i 200.000 smc/anno.
Come è giusto che sia, gli spread sono più bassi. Almeno quelli del prezzo variabile, dove gli operatori hanno potuto presentare offerte differenziate per ammontare dei consumi. Ne consegue che, rispetto ai PDR con consumi inferiori a 200.000, la differenza di spread tra fisso e variabile per le utenze energivore risulta meno marcata.
Il lotto con i prezzi più bassi risulta essere il Lotto 4 Friuli-Emilia Romagna. Lo spread più alto d’Italia sui consumi energivori si osserva per le PA del Lotto 8 di Campania-Puglia-Basilicata, pari a 7,55 €cent/smc, sia per fisso che per variabile.
Il costo della materia prima con Consip GAS12
Fino a questo punto abbiamo ragionato in termini di Spread. Ma quanto costerà 1 metro cubo di gas con la Convenzione Consip GAS12?
Vale la pena ricordare che il valore dello spread è una minima parte del costo della componente energia, che è ottenuto:
- Per la tariffa fissa, il costo della materia prima è ottenuto sommando allo spread il valore del Prodotto Fisso del mese di decorrenza (Pt,m). Quest’ultimo esprime l’aspettativa di prezzo per i 12 mesi di fornitura che il mercato (TTF) ha registrato tre mesi prima dell’attivazione della fornitura. Ad esempio, il valore del prodotto fisso con decorrenza maggio 2020 è ottenuto facendo una media delle quotazioni a termine registrate nei primi 15 giorni di febbraio.
- Per la tariffa variabile, sommando allo spread il parametro Pfor, che esprime il valore del gas sull’Hub olandese TTF (il mercato europeo più liquido ed efficiente) per il trimestre di riferimento. Il parametro è Pfor è il meccanismo di indicizzazione, utilizzato dall’Autorità dal 2013, per determinare il valore della materia prima per la tariffa di tutela.
Torniamo alla nostra domanda. Quanto costa 1 metro cubo di gas con la Convenzione Consip GAS12?
La risposta alla domanda è contenuta nel file Excel Gas_Naturale_12_-_Corrispettivi.xlsx, che Consip pubblica su acquistinretepa.it.
Nella prima quindicina di marzo, chi avesse consultato il file, avrebbe trovato i seguenti prezzi:
La domanda che sorge spontanea è: meglio fisso o variabile?
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