A marzo attivati sei nuovi Lotti, di cui 4 aggiudicati ad A2A. Nessuna sorpresa sui prezzi, che risultano in linea con i Lotti attivati a gennaio e febbraio.
Focus sull’Opzione Verde, che in quasi tutti i lotti supera il valore dello spread.
La scorsa settimana sono stati attivati i lotti mancanti della EE21. Dopo il nostro approfondimento di fine gennaio, con il quale abbiamo analizzato l’esito della gara basato sui primi 9 lotti attivati, su complessivi (17 Consip Energia Elettrica 21, attivati i primi lotti), possiamo fare un bilancio quasi definitivo. Manca all’appello solo il Lotto Sicilia, che sarà attivato quando andrà a scadere la Convenzione EE20-bis, partita in ritardo per il supplemento di gara resosi necessario lo scorso anno (Consip EE20-BIS, “Operazione Salvataggio” per le PA siciliane).
In questo articolo analizziamo i prezzi della Convenzione Consip che le PA useranno per approvvigionarsi di energia elettrica nel corso del 2024, con un focus particolare sull’opzione verde che, in maniera sorprendente, diventa il principale elemento di costo della Convenzione Consip EE21.
I prezzi EE21 dei Lotti appena attivati
I Lotti attivati a marzo 2024 sono 6, di cui 4 aggiudicati ad A2A, 1 a AGSM e 1 a Hera Comm.
Analizzando gli spread troviamo prezzi allineati sui livelli dei lotti attivati a gennaio e febbraio. Nessuna sorpresa.
AGSM e A2A si confermano i protagonisti della Convenzione EE21, con gli spread più bassi. Hera Comm mantiene le posizioni al Sud alzando l’asticella. Enel Energia non ancora pervenuta. Infatti, Enel Energia ha vinto solo nel lotto Sicilia non ancora attivato.
Analizzando nel dettaglio l’esito dei singoli Lotti, scopriamo che AGSM praticherà nel Lotto 4 Trentino e Friuli lo stesso spread di 6,18 €/MWh offerto in Piemonte, in calo di oltre 1 euro per megawattora.
Discorso analogo per A2A, che nei due lotti lombardi (Lotto 2 e Lotto 3) praticherà lo stesso spread, pari a 6,25 €/MWh, in leggero calo rispetto alla convenzione EE20. Spread molto competitivi nei restanti lotti aggiudicati ad A2A. Nel Lotto 8 Toscana spread a 7,75 €/MWh, in calo di 0,50 €/MWh. Il Lotto 12 Abruzzo e Molise si conferma il più conveniente tra i lotti territoriali, con uno spread a 5,75 €/MWh, in leggera salita rispetto al sorprendente 5,20 €/MWh della EE20.
L’unico attivato ad Hera Comm ad inizio marzo è il Lotto 15 Calabria. Come accaduto per il Lotto Campania, Hera Comm praticherà uno spread in deciso aumento, da 12,44 a 16,21 €/MWh.
Opzione verde fuori mercato
Prima di commentare il costo dell’opzione verde, è doverosa una premessa sul meccanismo di fissazione dei prezzi. Quando il mercato si muove molto, fissare i prezzi può essere molto rischioso. Proprio l’elevata volatilità ha costretto Consip a rinunciare all’articolo a prezzo fisso per le Convenzioni EE20 e EE21. Considerato l’andamento fortemente ribassista del mercato negli ultimi due anni, l’assenza del prezzo fisso è stato fondamentale per beneficiare della riduzione dei prezzi di mercato.
Questa premessa ci aiuta a capire meglio quello che è successo alla seconda componente contrattuale definita dalla Convenzione Consip: il costo dell’opzione verde. Si tratta del costo aggiuntivo sostenuto per chiedere al fornitore di annullare un quantitativo di certificati, chiamati “Garanzia di Origine”, pari all’ammontare di energia consumata. Il meccanismo di certificazione è gestito dal GSE e contribuisce ad incentivare la produzione di energia da fonte rinnovabile. Prima della crisi energetica, il costo dei certificati aveva un peso trascurabile. Si poteva decidere l’acquisto di “Energia Verde” senza fare troppi calcoli. Era sufficiente mettersi una mano sulla coscienza. Dopo lo scoppio della crisi energetica il costo dell’opzione verde è passato in pochi mesi da 0,60 €/MWh a quasi 8 €/MWh! Per la scelta green bisogna mettere una mano sulla coscienza e l’altra sul portafoglio!
Come è possibile?
Nelle gare Consip per la fornitura di energia elettrica, il costo da riconoscere al fornitore per l’acquisto di tali certificati è determinato in anticipo nel momento in cui gli operatori sono chiamati a presentare le offerte.
Nell’estate del 2023 il prezzo espresso dalle aste gestite dal GSE superava i 6 €/MWh, dopo aver toccato il record di 8 €/MWh dell’asta di inizio anno.
Inoltre, gli operatori erano reduci da un 2022 e 2023 in cui con la tendenza al rialzo dei prezzi dei certificati aveva eroso la marginalità sulle forniture con l’opzione verde.
E’ comprensibile che nel contesto di incertezza, per evitare le spiacevoli sorprese delle precedenti edizioni, gli operatori si siano “tenuti larghi”, applicando robuste maggiorazioni.
La volatilità dei prezzi dei certificati genera un sostanziale effetto distorsivo. Nelle fasi rialziste gli operatori devono contribuire di tasca propria ad alimentare il meccanismo di incentivazione alle rinnovabili, comprando alle aste GSE certificati con un costo che non potranno ribaltare sui clienti. Nelle fasi ribassiste, come quella attuale, le PA pagano per l’energia verde un prezzo molto più alto del valore che sarà incamerato con le aste del GSE.
Ad esempio, AGSM fatturerà sulle forniture con l’opzione verde 9,20 €/MWh per annullare certificati di origine che nel 2024 saranno acquistabili sul mercato a prezzi di saldo, probabilmente a meno di 3 €/MWh. Siamo solo ad inizio anno e non sappiamo a quale prezzo saranno collocati le Garanzie di Origine nelle gare organizzate dal GSE. Il dato di fatto è che nell’asta di gennaio il GSE non è riuscito a trovare acquirenti per certificati che erano stati posti in vendita con una base d’asta di 3 €/MWh. Sono stati collocati solo quantitativi marginali per tipologie titoli che non prevedevano una base d’asta.
Anche nei Lotti A2E e Edison il costo dell’opzione verde supera il valore dello spread. Fanno eccezione i Lotti targati Hera Comm, con uno spread mediamente più alto, difficile da superare.
Azzerato lo sconto PA virtuosa
Chiudiamo il nostro approfondimento con un cenno sull’altra Opzione contrattuale, lo “Sconto PA virtuosa”, ovvero sulla riduzione di spread applicato alle PA che si impegnano a pagare le bollette in anticipo, o con addebito sul conto. Il dato che emerge dall’esame dei 16 Lotti attivati è che nessun operatore concede sconti significativi.
E’ un dato parziale che sarà probabilmente smentito a maggio, quando sarà attivato il Lotto 16 aggiudicato ad Enel Energia. Nelle ultime edizioni delle Convenzioni Consip solo Enel Energia aveva previsto sconti degni di rilievo. Ad esempio, in Sicilia dove è ancora attiva la Convenzione EE20-bis, Enel Energia sta applicando uno sconto pari a 5,40 €/MWh.
Live Webinar: Consigli operativi per l’adesione alla Convenzione Consip EE21
Per chi deve trasmettere l’ordinativo di adesione alla Convenzione Consip Energia Elettrica EE21, la principale novità è costituita dall’utilizzo del nuovo portale acquistinretepa integrato con la Piattaforma Contratti Pubblici (PCP).
Come cambia la procedura di adesione? Quali sono le criticità?
Nel Webinar del 19 marzo 2024 dal titolo Live Webinar: Consigli operativi per l’adesione alla Convenzione Consip EE21 forniremo indicazioni pratiche su come effettuare un ordinativo di acquisto di energia elettrica senza commettere passi falsi.