Consip EE20-bis Sicilia al via. L’analisi dei prezzi

Finalmente, anche la Sicilia ha la sua Convenzione: dal 2 maggio anche le amministrazioni pubbliche della Sicilia hanno la possibilità di acquistare energia in Convenzione Consip, utilizzando la EE20-bis aggiudicata ad Enel Energia.

Solo pochi giorni di scopertura

Dopo l’esito della EE20, con zero operatori partecipanti al lotto Sicilia, si temeva potesse verificarsi una situazione di scopertura (sul tema Consip EE20-BIS, “Operazione Salvataggio” per le PA siciliane).

Preoccupazioni legittime, se si considera che non era mai accaduto che un lotto della gara Consip andasse deserto; così come non era mai accaduto che il costo del servizio di Salvaguardia, applicato alle amministrazioni pubbliche più grandi senza un contratto, prevedesse uno spread (maggiorazione sul prezzo all’ingrosso dell’energia espresso dal PUN) superiore a 200 €/MWh.

Fino al 17 aprile, le amministrazioni siciliane hanno potuto acquistare energia attraverso la precedente Convenzione EE19 gestita da Hera Comm, opportunamente prorogata per consentire a Consip di espletare una nuova gara. Nonostante la situazione senza precedenti, il disagio è stato minimo, e nessun ente pubblico potrà dire di essere stato costretto ad acquistare energia fuori Consip perché in Sicilia la gara EE20 è andata deserta. Ci sembra doveroso sottolineare questo aspetto, considerato che un evento mai accaduto, come la mancata disponibilità della Convenzione Consip, viene spesso citato tra le motivazioni negli atti di affidamento di alcune PA che acquistano energia fuori Consip.

Lo spread più alto di tutti i tempi

Purtroppo, le buone notizie per le amministrazioni siciliane finiscono qui. Se analizziamo i prezzi c’è poco da gioire. Lo spread applicato da Enel Energia è pari a 27,80 €/MWh su tutte le fasce di prelievo. Il prezzo è buono? Si fa fatica a giudicare conveniente un prezzo più che doppio rispetto al peggiore spread della Convenzione EE20. Se pensiamo che fino a dicembre 2022 le amministrazioni siciliane hanno pagato per il servizio di Salvaguardia uno spread i 17,80 €/MWh, abbiamo un’idea più chiara di come l’esito della gara non possa essere giudicato positivo.

Se ci fossimo trovati con un mercato elettrico in piena bagarre, con prezzi superiori a 300 €/MWh, avremmo potuto pensare che uno spread di 27,80 €/MWh, in un territorio con elevato rischio credito e conseguente elevata esposizione finanziaria, potesse essere un buon prezzo. Fortunatamente non è così. La crisi energetica è rientrata. I prezzi hanno effettuato una profonda correzione e il temuto rimbalzo di primavera (sul tema Mercati energetici. Riparte la volatilità), per il momento, è stato declassato a rallentamento della tendenza ribassista. Pertanto, considerata l’attuale congiuntura, ci saremmo aspettati qualcosa di meglio rispetto al 27,80 €/MWh.

Evidentemente, solo l’ex monopolista nazionale ha avuto la forza di aggiudicarsi una gara che richiede grandi risorse finanziarie e una notevole capacità di gestione del credito.

Per Enel Energia, la Convenzione Consip EE20-bis potrà essere anche uno straordinario strumento per favorire gli incassi dell’energia venduta in Servizio di Salvaguardia con lo spread stellare di 202 €/MWh: le amministrazioni siciliane provenienti dalla Salvaguardia, per accedere alla Convenzione EE20-bis, dovranno comprovare di aver saldato il conto del contratto di Salvaguardia, cosa non facile visto che con una fornitura in Salvaguardia il costo complessivo dell’energia è quasi il doppio rispetto alle condizioni di mercato.

Per l’opzione verde 8,95 €/MWh!

Comprare energia elettrica certificata da fonte rinnovabile costerà quasi 9 €/MWh. Un costo 10 volte superiore a quanto stanno pagando le amministrazioni siciliane in fornitura con la EE19. L’aumento è determinato dalla crescita esponenziale dei prezzi di mercato delle Garanzie di Orgine nelle aste gestite dal GSE. Anche in questo caso la fortuna non ha aiutato. Il termine per la presentazione delle offerte della EE20-bis è coinciso con il periodo di maggiore tensione sui prezzi delle Garanzie di Origine.

La scelta dell’opzione verde diventa proibitiva per le amministrazioni Siciliane. Comprare energia green comporta un maggiore costo di 8,95 €/MWh che, sommato allo spread, determina una maggiorazione del prezzo della materia prima rispetto all’indice PUN di 36,70 €/MWh. In pratica, un costo doppio rispetto a quanto le PA Siciliane hanno pagato in Salvaguardia fino allo scorso anno.

La scelta dell’opzione verde andrà fatta con maggiore consapevolezza. Per le amministrazioni comunali siciliane firmatarie del Patto dei Sindaci sarà più impegnativo rispettare i patti.

Sconto PA virtuose

Tra i valori in deciso aumento, troviamo anche lo sconto per le PA che si impegnano a pagare puntualmente o con addebito in conto. Le amministrazioni virtuose possono richiedere lo sconto che ammonta a 5,40 €/MWh. Una cifra di tutto rispetto, addirittura superiore allo spread di 4,10 €/MWh della Convenzione EE19!

Con i tempi che corrono, sarebbe assurdo rinunciare ad un tale risparmio e ci auguriamo che le amministrazioni siciliane sapranno cogliere questa opportunità. E’ così difficile pagare entro i 30 giorni? Cosa impedisce alle PA di pagare con l’addebito in conto?

Con i prezzi di mercato dell’energia elettrica dimezzati rispetto allo scorso anno, le somme stanziate per il 2023 saranno certamente sufficienti per rispettare gli impegni. Se rispettando le scadenze si possono ottenere risparmi così elevati, vale la pena di intervenire sui processi organizzativi delle PA, investendo in formazione e strumenti per la gestione delle forniture energetiche.

Da dove iniziare? Il 25 maggio ci sarà uno dei nostri webinar più interessanti. Sarà un Webinar Interattivo, dal titolo Possiamo ridurre gli stanziamenti di bilancio per energia elettrica e gas? e dal sottotitolo Chi si prende questa responsabilità?

Sarà un evento particolarmente interessante e coinvolgente durante il quale faremo un sondaggio in diretta e potremo capire come si stanno comportando le altre amministrazioni pubbliche.

Il tema è di grande attualità. Con il crollo dei prezzi non è pensabile tenere i bilanci ingessati per la spesa energetica, in attesa di bollette che non riceveremo mai!

ISCRIVITI AL WEBINAR RISERVATO AI DIPENDENTI PUBBLICI