Continua la crescita dei volumi e dal 2021 sarà possibile allungare la durata dei contratti scegliendo la tariffa variabile.
La scorsa settimana è stata indetta la Gara Consip EE18, con la quale saranno individuati gli operatori che forniranno energia elettrica alle PA nel 2021.
Seguiamo le Convenzioni Consip per l’acquisto di energia da oltre 5 anni e ogni anno Consip riesce a migliorarsi, aggiungendo alla documentazione di gara nuovi elementi che migliorano la qualità contrattuale.
Anche quest’anno ci sono novità interessanti per le PA, a partire dal contratto a 2 anni.
Considerato che le PA hanno bisogno di energia tutti gli anni, raddoppiando la durata contrattuale posso dimezzare le attività amministrative connesse all’affidamento. Un ragionamento semplice, che fino alla Convenzione Consip EE17 è stato possibile fare solo a metà.
Fino ad oggi, le PA interessate ad allungare i contratti sono state costrette a scegliere l’articolo a 18 mesi con prezzo fisso. La conseguenza è stata che le amministrazioni che non sapevano cosa scegliere tra prezzo fisso o prezzo variabile hanno scelto il fisso a 18 mesi. Il ragionamento è stato “mi metto al sicuro e ci ripenserò fra 18 mesi”. Peccato che nel frattempo il mercato sia crollato, e mi trovo a pagare l’energia a 70 €/MWh con il PUN a 22 €/MWh…
Dal prossimo anno non sarà più così. Con la Convenzione EE18 sarà possibile allungare la durata contrattuale acquistando la tariffa variabile a due anni! Samo certi che sarà un successo e, per chi avesse le scadenze contrattuali nella seconda metà dell’anno, sarà necessario giocare di anticipo.
Infatti, il quantitativo di energia riservato agli ordinativi a 2 anni è pari al 25% di quanto messo a gara. Probabilmente, nei lotti più partecipati, il plafond di energia disponibile del prezzo variabile a 2 anni sarà il primo ad andare esaurito.
Volumi ancora in aumento
Anche se in misura inferiore agli anni precedenti, ancora una volta i volumi di energia messi a gara aumentano rispetto alla precedente edizione.
Il grafico mostra la crescita dei volumi messi a gara dal 2013 ad oggi, ovvero dall’entrata in vigore della Spending review bis, che ha sancito l’obbligo delle PA di acquistare energia ricorrendo agli strumenti di aggregazione messi a disposizione da Consip o dalle Centrali di committenza regionali.
Una crescita che indica la crescente consapevolezza delle amministrazioni riguardo agli obblighi normativi e alle opportunità di risparmio ottenibili con l’adesione a Consip. Una crescita che probabilmente continuerà anche nei prossimi anni, considerato che il sorprendente numero di PA ancora in danno erariale (Energia Elettrica: danno erariale per un Comune su due).
Dunque, l’aumento dei quantitativi accompagna il progressivo aumento di domanda, che lo scorso anno ha interessato in modo particolare alcuni lotti. Nell’articolo dello scorso luglio, Consip EE16 e GAS11, ci sarà energia per tutte le PA?, segnalavamo il rischio esaurimento dei quantitativi nel lotto 7 Sardegna e Liguria. Il paragrafo interno titolava “Rischio esaurimento in Veneto, Sardegna, Liguria e Provincia di Roma”.
Non è dunque un caso che gli aumenti abbiano riguardato i lotti per i quali nel corso del 2019 si è registrato la maggiore saturazione:
• +20% nel Lotto 10 – Provincia di Roma;
• +18% nel Lotto 7 – Sardegna e Liguria;
• +13% nel Lotto 5 – Veneto
Non mancano i lotti con il segno meno. Tra questi, il “lotto 11 – Lazio escluso Roma”, che ha lasciato spazio alla fame di energia della PA con sede nella Capitale.
Le altre novità
Oltre all’articolo “prezzo variabile a 24 mesi”, nella lettura degli atti di gara troviamo ulteriori migliorie che accrescono la qualità del contratto.
Per la prima volta, il capitolato Tecnico disciplina le volture. Il prossimo anno, nella documentazione per la gestione della fornitura della Convenzione EE18, insieme all’Allegato 1 – Elenco Utenze e all’Allegato 2 Nuove Connessioni, troveremo l’Allegato 3 – Volture.
Buone notizie per le PA virtuose, che si sono impegnate a pagare le bollette prima della scadenza. Non sarà più necessario attendere il termine del contratto per vedersi riconosciuto lo sconto. Le fatture saranno emesse direttamente con lo Sconto, e non sarà più necessario controllare la nota credito emessa a chiusura contratto. Naturalmente sarà necessario “rigare dritto”, per non vedersi riaddebitato quanto risparmiato.
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• individuare gli sprechi di energia.