Quantitativi di energia elettrica in esaurimento in Sardegna e Liguria. Situazione a rischio anche in Veneto e Provincia di Roma. Accordo Quadro 2 solo per le regioni del Nord. Attivati 6° e 7° in tutti i lotti Soenergy.
Le PA con il contratto di acquisto di energia elettrica e gas in scadenza nei prossimi mesi possono andare serenamente in ferie? In alcuni lotti i quantitativi di energia potrebbero esaurirsi prima dell’attivazione delle nuove Convenzioni. Per non rimanere a secco, meglio anticipare la trasmissione dell’ordinativo.
In questo articolo una ricognizione sullo stato dei Lotti delle Convenzioni Consip Energia Elettrica 16 e Consip Gas Naturale 11
Per non correre rischi meglio giocare d’anticipo
Monitorare l’andamento dei volumi disponibili delle Convenzioni è un esercizio utile per tutte le amministrazioni che hanno i contratti in scadenza da novembre a marzo. Sono mesi nei quali un eventuale esaurimento dei quantitativi disponibili potrebbe comportare l’impossibilità di acquistare energia nel rispetto dei vigenti obblighi normativi, con il rischio di transitare in Salvaguardia in attesa delle nuove Convenzioni EE17 e Consip GAS12.
Nelle seguenti mappe sono segnalati i casi in cui il problema è concreto, e l’invio anticipato dell’ordinativo mette al riparo da rischi.
Rischio esaurimento in Veneto, Sardegna, Liguria e Provincia di Roma
La tabella sullo stato dei lotti ad oggi (dati estratti da acquistinretepa.it), mostra una situazione tranquilla solo su 10 dei 17 lotti. La situazione più grave è nel Lotto 7 Sardegna e Liguria: dopo che sono andati esauriti anche i quantitativi del 6 e 7° quinto, è stato attivato il plafond aggiuntivo del 10% previsto dal Capitolato Tecnico.
Situazione da monitorare anche nel Lotto 5 Veneto e nel Lotto 10 Provincia di Roma, dove sono stati attivati il 6° e 7° quinto.
Nelle restanti regioni la situazione è più tranquilla, soprattutto dove operano le Centrali di Committenza regionali come Emilia Romagna, Piemonte e Toscana. Non può dirsi altrettanto in Lombardia, dove si sente la mancanza della Convenzione Arca Lombardia, non disponibile da un paio di anni. Dopo la scarsa partecipazione del 2017 e la mancata pubblicazione del 2018, per l’edizione 2019 è stata indetta una nuova gara con un Capitolato Tecnico particolarmente “sfidante”, che dovrebbe essere andata deserta nella seduta del 23 luglio.
Accordo Quadro 2 solo nelle regioni del nord
Lo strumento creato da Consip, utilizzabile in caso di impossibilità di accesso alla Convenzione, è l’Accordo Quadro (per un approfondimento si veda Accordo Quadro EE1: la soluzione Consip al problema Salvaguardia).
Attualmente è ancora vigente la prima edizione dell’Accordo Quadro, disponibile nelle sole regioni settentrionali con fornitore AGSM.
Purtroppo, gli operatori hanno manifestato uno scarso interesse anche per la seconda edizione dell’Accordo Quadro (EEAQ2), indetta a fine maggio congiuntamente alla Convenzione EE17 (Consip, indette le gare per l’Energia Elettrica). Come per la prima edizione, l’unico partecipante è stato AGSM, che ha presentato offerte solo per il lotti 1 e 2, relativi alle regioni del Nord, dove sta gestendo la vigente edizione in scadenza a settembre.
Il Gas Soenergy va a ruba
Per il Gas Naturale la situazione si presenta generalmente più tranquilla sotto il profilo dei quantitativi disponibili. Infatti, per l’acquisto di gas naturale il tasso di adesione a Consip da parte delle PA è ancora più basso rispetto all’energia elettrica. La ragione? Probabilmente i volumi più ridotti portano a sottovalutare gli obblighi normativi con una maggiore diffusione del fenomeno della “inerzia” (sul tema Energia Elettrica: danno erariale per un Comune su due).
L’esame della tabella di dettaglio del Gas mostra un fenomeno curioso: gli unici lotti a rischio esaurimento sono proprio quelli gestiti da Senergy. E’ un caso? Dipende da una sottostima da parte di Consip o da una maggiore partecipazione della PA?
Probabilmente il merito va a Soenergy che evidentemente svolge un’attività di vendita del contratto Consip più efficace rispetto agli altri operatori. Tale considerazione ci fa supporre che gli aggiudicatari delle Convenzioni Consip potrebbero vendere molta più energia se avessero un approccio più attivo nei confronti del segmento PA.
La PA fissata per la fissa
Analizzando lo stato di erosione dei quantitativi delle Convenzioni Consip scopriamo che in tanti lotti la tariffa fissa è andata a ruba. Si tratta di un dato che conferma un fatto noto: le PA prediligono il prezzo fisso a prescindere dalle condizioni di mercato. E’ comprensibile che le PA cerchino il prezzo fisso che stabilizzando il costo unitario, agevola l’attività di programmazione. La domanda che dovrebbe porsi è: “a quale prezzo?”. Infatti, con un trend fortemente ribassista, la tariffa fissa risulta decisamente penalizzante (sul tema Consip EE16. Meglio tariffa fissa o tariffa variabile?).
In realtà gran parte delle PA rinuncia a fare qualsiasi tipo di valutazione di convenienza economica e sceglie il prezzo fisso con la speranza di tenere sotto controllo la spesa energetica. Si tratta certamente di un approccio miope e insufficiente, specie se si rinuncia a conteggiare l’ammontare dei consumi e le modalità di impiego dell’energia.
Per tenere sotto controllo i costi meglio concentrarsi sulle attività di monitoraggio e contenimento dei quantitativi di energia, con benefici per le finanze e per l’ambiente. Se pensi che sia troppo complicato, dovresti provare BenchMonitor!
Giuliano Sarricchio – BenchSmart srl