La nuova Convenzione Consip GN16 per l’acquisto di Gas Naturale è finalmente disponibile sul portale acquistinretepa.it. Ci si aspettava una sensibile riduzione degli spread, e così è stato.
I tre operatori aggiudicatari AGSM AIM, Dolomiti ed Estra Energia spingono gli spread sui livelli precrisi e sbaragliano la concorrenza. Restano fuori dalla GN16 A2A e Hera Comm.
La Convenzione più attesa della storia
La GN16 è la prima convenzione indetta dopo la crisi energetica. Il calo degli spread era scontato e molti hanno preferito evitare di utilizzare la GN15-bis, nell’attesa dell’agognata GN16. Complice l’improvvisa decadenza del CDA Consip di fine aprile, l’attesa è durata un po’ troppo. E’ stato necessario attendere fino al 4 ottobre, precisamente fino alle ore 17.30, per poter visualizzare su acquistinretepa.it i codici articolo della GN16 e prendere atto delle nuove condizioni economiche.
Da questa settimana si torna alla normalità. Le amministrazioni che hanno preferito transitare dal FUI per evitare la GN15bis possono inviare l’ordinativo entro il 15 ottobre per richiedere la decorrenza del 1° dicembre. Peccato che l’anno termico sia già iniziato.
AGSM AIM protagonista della GN16
Sono solo tre i fornitori aggiudicatari: AGSM AIM, Dolomiti ed Estra.
AGSM AIM si aggiudica 7 lotti su 12, con oltre il 56% dei volumi a disposizione. Cresce anche Dolomiti, che si conferma in Veneto e Trentino, e riprende il Lotto 5 Emilia Romagna e Friuli a Hera Comm. Posizioni invariate per Estra, che conferma la sua presenza in Lazio, Campania, Calabria e Sicilia.
AGSM AIM registra il successo più importante nei due lotti lombardi ai danni di Hera Comm. Fa notizia la perdita della Lombardia da parte di Hera Comm, dopo tre anni consecutivi di fornitura.
Scendono gli spread
La crescita di AGSM AIM è la conseguenza di un approccio alla gara particolarmente aggressivo. I lotti AGSM AIM sono quelli con gli spread più bassi, con un valore inferiore a 4 €cent/smc.
I lotti Dolomiti sono solo leggermente più alti, con un valore compreso tra 4,40 e 4,65 €cent/smc.
Ottimo esito gara anche nei lotti aggiudicati a Estra, che conferma la sua presenza nei lotti meridionali con uno spread molto competitivo di 3,89 €cent/smc nel Lotto 7 Lazio, di 5,25 nel lotto 9 Campania e 5,80 nel Lotto 11 Calabria e Sicilia
In generale, emerge una sensibile riduzione degli spread con una GN16 decisamente più conveniente della precedente. Va comunque considerato che il risparmio effettivo sarà attenuato dal recepimento nella tariffa Consip GN16 del servizio di trasporto di cui alla deliberazione n.139/2023/R/GAS. Pertanto, nel valutare la convenienza rispetto alla GN15 e GN15-bis, occorrerebbe aggiungere allo spread circa 5 €cent/smc.
Un elemento della tariffa Consip che merita una menzione riguarda l’assenza di quote fisse sulla componente energia. Un aspetto non banale, che va tenuto nella dovuta considerazione da parte di chi pensa di ottenere risparmi sulla bolletta del gas con contratti alternativi a Consip.
Attenzione ai contratti sconto Consip
Su quest’ultimo punto una riflessione va fatta. Chi avesse acquistato fuori Consip, espletando gare ponendo a base d’asta i livelli della GN15 e GN15bis per ottenere uno sconto di almeno il 3%, con l’entrata in vigore della GN16 potrebbe trovarsi improvvisamente fuori legge. Nell’ultima parte del famoso comma 7 dell’art. 1 dl 95/2012 è previsto che “in tali casi i contratti dovranno comunque essere sottoposti a condizione risolutiva con possibilità per il contraente di adeguamento ai migliori corrispettivi nel caso di intervenuta disponibilità di convenzioni Consip e delle centrali di committenza regionali che prevedano condizioni di maggior vantaggio economico in percentuale superiore al 10 per cento rispetto ai contratti già stipulati”.
In teoria, con il crollo dello spread della GN16 potrebbero esserci i presupposti per rinegoziare i contratti fuori Consip non allineati ai nuovi parametri di mercato. Naturalmente, è una possibilità che può essere sfruttata nel caso di procedura di gara effettata con tutti i crismi, nel rispetto del comma 7 e del Codice degli appalti.
In caso di affidamenti diretti, magari con condizioni economiche peggiori della GN15bis, il problema della rinegoziazione non si pone nemmeno, considerata la nullità giuridica dei contratti. Vale la pena ricordare che, ai sensi del comma 8 dell’art. 1 dl 95/2012, “i contratti stipulati in violazione del precedente comma 7 sono nulli, costituiscono illecito disciplinare e sono causa di responsabilità amministrativa”.
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