Nel 2015 la componente energia peserà solo il 22,50% del totale imponibile. Se si vuole risparmiare, meglio ridurre i consumi.
La bolletta di energia elettrica si compone di una serie di componenti, tra le quali il costo della materia prima, cd componente energia, rappresenta solo una parte. E’ noto che negli ultimi anni il costo dell’energia elettrica è aumentato soprattutto per effetto dell’aumento di elementi di costo non direttamente riconducibili all’energia elettrica, in particolare per effetto dell’aumento degli oneri connessi all’incentivazione delle fonti rinnovabili (componente A3), che ritroviamo in bolletta tra gli oneri di distribuzione.
Ipotesi del modello
Il costo dell’energia elettrica dipende da una serie di fattori: tariffe praticate, tipologia di utenza, composizione dei consumi, potenza disponibile e prelevata nel mese, profilo di consumo, regime fiscale; il tutto con una variabilità mensile.
Per il nostro studio abbiamo pertanto fatto le seguenti ipotesi:
• Periodo di riferimento: Da gennaio 2011 a dicembre 2015. Per i prezzi dell’energia nel 2015 si è tenuto conto delle previsioni del Consip Power Index riportate nell’articolo Petrolio e prezzi Consip Energia Elettrica 12 (EE12): previsioni per 2015.
• Tipo tariffa: convenzione Consip vigente nell’anno di riferimento. Nella realtà, la convenzione Consip è sottoscrivibile solo alla scadenza del contratto in essere e decorre qualche mese dopo la sua disponibilità nel portale Consip.
• Regione: Lombardia. Tra le diverse regioni potrebbe cambiare solo il costo della componente energia, in quanto le tariffe Consip variano tra i diversi lotti geografici. Nell’analisi comparata disponibile al seguente link è possibile verificarne le differenze;
• Tipologia di utenza: Usi diversi di Bassa Tensione con potenza disponibile di 10 KW. Nelle prossime settimane pubblicheremo anche un paio di esempi per la Pubblica Illuminazione e per una utenza ospedaliera in media tensione. La sostanza del ragionamento però non cambia;
• Consumi annui: 10.000 kWh/anno. Si è scelto un numero tondo per facilitare il confronto con la propria situazione;
• Profilo di prelievo: F1 45%, F2 22%, F3 33%. Si tratta del profilo di prelievo tipico di una utenza per uso ufficio.
Le tendenze degli ultimi 5 anni
Il costo complessivo dell’energia elettrica è rimasto stabile negli ultimi anni.
Da maggio 2012 a dicembre 2015 il Costo Unitario (Cu) complessivo dell’utenza elettrica della nostra utenza è oscillato nel ristretto range compreso tra 25 e 26 €cent/kWh.
Tale stabilità nel costo è però il risultato di due tendenze opposte che si sono annullate. Da un lato il costo dell’energia si è ridotto a quasi un terzo del valore che aveva a dicembre 2011, dall’altro il valore degli oneri di distribuzione è raddoppiato. Come noto, tale aumento è in gran parte dipeso dall’aumento della componente A3 per l’incentivazione alle produzione elettrica rinnovabile.
Riguardo alle rinnovabili, spesso criminalizzate quando si parla di costo della bolletta, va fatta una considerazione importante. Se è vero che le rinnovabili hanno determinato l’aumento degli oneri di distribuzione, è anche vero che hanno favorito il calo del costo della materia prima per effetto dell’aumento di offerta di energia. Inoltre nel calcolo andrebbe considerato anche il costo ambientale…
Con riferimento alla componente energia, è interessante osservare l’andamento a scalini in corrispondenza del mese di gennaio di ciascun anno. Nel nostro modello si è ipotizzato il cambio di convenzione a partire dal primo mese in cui la nuova convenzione Consip è disponibile. Negli ultimi anni la nuova Convenzione è risultata sempre più conveniente della precedente.
Quanti centesimi per 1 kWh di energia elettrica?
Passiamo quindi ad analizzare il costo medio annuo di ciascuna componente della bolletta elettrica.
Il dato più evidente del grafico è il vistoso calo dell’energia per il 2015, che passa da 21 a poco più di 18 centesimi di euro per kWh. Al calo di 2,8 centesimi contribuisce per 2,60 centesimi il calo del prezzo del petrolio.
Per la prima volta negli ultimi anni contribuisce alla riduzione anche il contenimento degli oneri di distribuzione e dispacciamento, che registrano un’inversione di tendenza proprio ad inizio anno grazie ai positivi effetti del cd “decreto taglia bollette”.
Il peso % delle diverse componenti
Osservando la composizione percentuale dei diversi oneri rispetto all’imponibile della bolletta elettrica, le tendenze non sono cambiate negli ultimi anni: il peso degli oneri di distribuzione, dispacciamento e trasporto è costantemente cresciuto e il peso dell’energia è diventato quasi marginale, passando dal 50% del 2011 a poco più del 20% atteso per il 2015.
Il dato ha una portata profonda, che dovrebbe spingere i responsabili degli acquisti di energia elettrica a ripensare l’approccio al tema della riduzione dei costi energetici. Ricordiamo che la componente energia è l’unica componente oggetto di contrattazione con il fornitore di energia. Tutti gli altri oneri non cambiano cambiando fornitore. Trovare l’offerta migliore sul mercato non è importante come poteva esserlo qualche anno fa. Nei fatti, il mercato elettrico è un mercato libero solo per il 22,50%!
Consapevoli di questo aspetto fondamentale, per risparmiare sui costi energetici occorre ridurre i prelievi di energia dalla rete: in prima battuta riducendo i consumi puntando all’efficienza energetica, in seconda battuta autoproducendo l’energia necessaria al proprio fabbisogno, meglio se da fonte rinnovabile.
Naturalmente con riferimento all’energia prelevata dalla rete meglio ricordarsi di controllare la bolletta!